Funivia del Mottarone, distrutta famiglia di Pavia: morti papà, mamma e figlio di 2 anni
Amit Biran, 30 anni, la moglie Tal Peleg, 26 anni e il figlio Tom, 2 anni, sono morti nell'incidente della funivia del Mottarone a Stresa sul Lago Maggiore. Abitavano in via Ca Bella a Pavia. L'altro figlio, 6 anni, è stato trasportato in gravissime condizioni all'ospedale Regina Margherita di Torino. Anche loro, come le altre vittime (in tutto 14 per il momento) erano andati sul Mottarone per una gita. Amit Biran, di origini israeliane come la moglie, nata a Tel Aviv, era iscritto dal 2018 alla facoltà di Medicina dell'Università di Pavia. Stando a quanto si apprende, Amit lavorava come addetto alla sicurezza per una sinagoga a Milano.
Morti anche i nonni
Tra le vittime ci sono anche i nonni di Tal Peleg, il signor Itshak Cohen, 82 anni, e la moglie Barbara Cohen Konisky, 70 anni. I due erano arrivati da alcuni giorni a Pavia per andare a trovare la loro nipote e i loro bisnipoti.
Sindaco Pavia: "Doveva essere ritorno a vita, si è trasformato in sciagura"
"Dopo tante difficoltà e attese, sembrava una domenica in cui tornare finalmente alla vita. Si è trasformata in una sciagura. È terribile. Credo di interpretare i sentimenti di tutti esprimendo profondo dolore per la tragedia del Mottarone, che ha portato via 14 anime, coinvolgendo anche una famiglia residente a Pavia. In questo momento, il pensiero va a loro e ai loro cari", ha dichiarato il sindaco di Pavia, Mario Fabrizio Fracassi.
La tragedia sul Mottarone
La procura di Verbania sta indagando al momento per omicidio colposo plurimo e lesioni colpose in merito al tragico incidente sulla funivia che collega Stresa al Mottarone, sulla sponda piemontese del lago Maggiore. La caduta di una cabina della funivia ha causato la morte di 14 persone, tra cui due bambini. Uno di questi due bambini è proprio il figlio di Amit Biran e Tal Peleg, il piccolo Tom, 2 anni appena. Il fratellino, 6 anni, resta in prognosi riservata, in terapia intensiva. "L'intera area è stata posta sotto sequestro, cominceremo dai rilievi tecnici per accertare le cause dell'incidente", ha dichiarato il procuratore di Verbania, Olimpia Bossi.
"I vigili del fuoco sono abituati a vivere scene drammatiche ma questa era raccapricciante. C'erano diversi corpi fuori dalla cabina, altri erano all'interno delle lamiere contorte della cabina stessa", ha dichiarato Roberto Marchioni, comandante dei vigili del fuoco di Verbania.