Funerali di Francesca Manfredi, le amiche in lacrime: “Non aveva mai fatto uso di eroina”
Francesca era una ragazza buona e generosa, sempre disponibile, una di quelle ragazze che a 24 anni aveva forse già troppo da raccontare, compreso un passato difficile che le amiche conoscevano bene così come conoscevano bene la sua dipendenza da alcune sostanze stupefacenti. Ma mai prima della tragica notte tra sabato e domenica scorsi Francesca Manfredi aveva fatto uso di eroina, e questo le sue due amiche del cuore, Maria e Asia, lo hanno sottolineato a Fanpage.it insieme al fatto che la 24enne bresciana aveva deciso da qualche tempo di affidarsi alle cure di una psichiatra che la aiutasse a superare i traumi del passato e le desse la forza di uscire dalle sue dipendenze.
Era cresciuta con la nonna alla quale era molto legata
Francesca è morta nella notte tra il 21 e il 22 agosto scorsi per overdose, era nell'appartamento della madre nel quale era andata a vivere da poco, così come da poco aveva riallacciato i rapporti con lei. Non era sola, c'erano con lei due persone, un ragazzo di 32 anni e una ragazza di 24, con i quali ha trascorso diverse ore a consumare droghe, più o meno pesanti, prima di sentirsi male. I due sono ora indagati per omicidio colposo e omissione di soccorso perché secondo gli inquirenti avrebbe rallentato i soccorsi chiamando il 118 diverso tempo il momento in cui Francesca ha iniziato a stare male. Nel sangue di Francesca i medici hanno trovato un mix letale di cocaina, eroina, benzodiazepine e ketamina.
Francesca poteva essere salvata?
Ora però bisognerà capire se Francesca poteva essere salvata, così come chiesto dalla nonna della 24enne suo punto di riferimento con la quale era cresciuto dopo i lunghi anni in comunità: "Viveva con la nonna che era come una mamma per lei, perché i suoi genitori sono stati assenti da sempre – spiega un'amica di Francesca Manfredi a Fanpage.it – è stata in comunità fino ai 17 anni quando la nonna è riuscita a prenderla in affido. Ha sempre lavorato perché voleva essere indipendente per non pesare proprio su quella nonna a cui voleva bene". Purtroppo però quel passato difficile che la 24enne ha provato a dimenticare era ancora troppo presente, e così il dolore che si portava dentro che l'ha portata col tempo a frequentare persone sbagliate: "Spesso con queste persone frequentava i locali, ed è lì che faceva uso di alcol e droghe, ma mai pesanti", prosegue un'altra amica. Era dipendente dalla ketamina però la 24enne della quale faceva uso quotidianamente: "Le mancava molto la madre – raccontano le amiche a Fanpage.it – era una cosa che le pesava tanto e ce lo diceva spesso".
Aveva intrapreso un percorso per uscire dalla dipendenza dalla ketamina
Francesca però da qualche tempo aveva iniziato un percorso di recupero, si era rivolta al Sert (I Servizi per le Tossicodipendenze) e col supporto di una psicologa voleva uscire dal tunnel della droga, voleva stare bene e ne aveva parlato proprio con le sue amiche: "Aveva preso una macchina, aveva casa sua che le aveva lasciato la madre con la quale aveva ripreso ad avere contatti, sembrava serena. Ci diceva che voleva liberarsi di quella dipendenza, del suo dolore". Purtroppo però la vita di Francesca si è interrotta bruscamente meno di una settimana fa: "Sappiamo che la serata è iniziata venerdì – raccontano le amiche – sono andati a casa di Francesca dove hanno fatto uso di droghe, pesanti e non pesanti, tra le quali anche l'eroina della quale però non aveva mai fatto uso. Questo lo sappiamo bene. Poi è stata male e ora Francesca non c'è più".
L'ultimo saluto a Francesca
Ora saranno le indagini a chiarire cosa sia accaduto quella notte e se Francesca come sostengono le amiche sia stata spinta a fare uso di eroina. Resta da chiarire il nodo dei tempi, legati alla chiamata dei soccorsi giunta intorno alle 10 di domenica mattina preceduti forse da un maldestro tentativo dei due ragazzi che erano con lei di soccorrerla. Intanto questo pomeriggio si sono tenuti i funerali della 24enne nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta a Chiesanuova, a Brescia, il quartiere dove è nata e cresciuta: l'ultimo saluto a una vita piena di sogni e di speranze spentasi troppo presto.