Fugge dai bombardamenti in Ucraina, muore a 31 anni per un incidente in bici a Madone
Myroslav Rbialko era fuggito dalla sua Ucraina a febbraio dell'anno scorso. I bombardamenti sulla città di Kherson non gli hanno lasciato scelta. Arrivato a Milano, è stato accolto dai volontari della Chiesa evangelica di Capriate San Gervasio che stavano dando da mangiare alle persone senza fissa dimora alla stazione Centrale. "Saputo della sua storia, la mia famiglia ha deciso di accoglierlo", ha raccontato il pastore Emanuele Manticello. Rbialko, però, lo scorso 25 aprile ha avuto un incidente mentre stava girando in bicicletta. Ha battuto la testa e le sue condizioni sono peggiorate di giorno in giorno. Il 6 maggio, sabato, è stato dichiarato clinicamente morto.
Slav, nato a Kiev e cresciuto in un orfanotrofio di Kherson
A Madone, in provincia di Bergamo, lo chiamavano tutti Slav. Il pastore della Chiesa evangelica e sua moglie se ne prendevano cura personalmente, era diventato ormai parte della famiglia. Al punto che, racconta chi lo ha conosciuto, li chiamava mamma e papà. "Lo abbiamo aiutato a ottenere il permesso di soggiorno e lavorava nella nostra impresa edile", ha ricordato Manticello.
Slav aveva 31 anni. Era nato a Kiev, ma era cresciuto in un orfanotrofio di Kherson. A febbraio del 2022 è stato costretto ad abbandonare la sua città, bersaglio dei bombardamenti russi. I volontari della Chiesa evangelica lo hanno recuperato durante una delle loro uscite in cui davano da mangiare ai senza tetto della stazione Centrale di Milano.
L'incidente in bicicletta
Ormai parte della comunità di Madone, nella mattinata del 25 aprile Slav è uscito per un giro in bicicletta. "Per 24 ore non abbiamo avuto più sue notizie", ha ricordato Manticello, "quando sono andato di carabinieri a sporgere denuncia ho saputo che era ricoverato all’ospedale Papa Giovanni XXIII".
Arrivato a Ponte San Pietro, nei pressi di una rotatoria, Slav avrebbe urtato un'auto. Cadendo, avrebbe rimediato un grave trauma alla tempia sinistra. Le sue condizioni sono apparse subito gravi e dieci giorni dopo è stato dichiarato clinicamente morto.
Molti a Madone conoscevano la sua storia, anche la sindaca Rosalia Albergati: "Non conoscevo personalmente Myroslav", ha raccontato, "ma ho sentito parlare di lui e della sua storia. Siamo tutti colpiti per questa triste notizia".