Frecciarossa deragliato a Lodi, chiesto il processo per 14 indagati: stralciata la posizione di Rfi
Dopo due anni di indagini la Procura di Lodi ha chiesto il rinvio a giudizio per 14 persone indagate perché ritenute, a vario titolo, responsabili del deragliamento del treno Frecciarossa 1000 Milano-Salerno del 6 febbraio 2020. Il convoglio è uscito dai binari verso le 5.30 all'altezza di Livraga, nel Lodigiano. Inizialmente gli indagati ammontavano a poco più di 20 ma a seguito dei vari interrogatori e memorie difensive, i pubblici ministeri hanno deciso di stralciare sette posizioni poiché prossime all'archiviazione.
In 14 a rischio processo per il deragliamento del Frecciarossa a Lodi
Tra queste, anche quelle di Alstom Ferroviaria e Rfi, contro cui la Procura ha rinunciato a contestare l'ipotesi di reato originaria di responsabilità amministrativa delle imprese. Nel deragliamento di Lodi del febbraio di due anni fa hanno perso la vita i due conduttori del treno: Mario Dicuonzo, 59enne di Pioltello, e Giuseppe Cicciù, 51enne di Cologno Monzese. Dieci tra lavoratori e passeggeri delle trentuno presenti a bordo al momento dell'incidente hanno riportato lesioni gravi. Come riportato da Il Cittadino, la Procura contesta a vario titolo agli indagati i reati di concorso in disastro ferroviario colposo, duplice omicidio colposo e lesioni plurime colpose anche sulla sicurezza dei trasporti.
Tramite l'inchiesta, i pm hanno appurato che il deragliamento del Frecciarossa 1000 Milano-Salerno è stato causato da uno scambio rimasto in posizione deviata dopo l'inversione di due fili della morsettiera interna di uno degli attuatori. L'errore di costruzione era sfuggito al controllo qualità di Alstom Ferroviaria che non l'aveva affrontato durante l'installazione nelle ore precedenti all'incidente.