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Fratelli urtano un ciclista e lui li accoltella, un testimone: “Sembrava stesse tirando solo pugni”

Un testimone ha raccontato quanto accaduto lo scorso sabato 1 aprile in via Arquà a Milano. Un 20enne in bici ha urtato un’auto e il conducente ha insistito per un risarcimento. Il ciclista, allora, ha tirato fuori un taglierino e ha colpito lui e suo fratello.
A cura di Enrico Spaccini
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Immagine di repertorio
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Un uomo di 41 anni è intubato in Rianimazione dallo scorso sabato pomeriggio, 1 aprile, e suo fratello di 39 anni è in osservazione all'ospedale Fatebenefratelli di Milano. I due sono stati accoltellati più volte da un 20enne con cui avevano avuto un piccolo incidente in via Arquà, una traversa di via Padova. All'aggressione hanno assistito alcuni passanti che hanno raccontato come il ragazzo "sembrava che stesse tirando soltanto pugni, ma nella mano stringeva un taglierino e colpiva a ripetizione".

L'incidente in via Arquà

Samir è uno dei testimoni di quanto accaduto intorno alle 15 lo scorso sabato. Un'Alfa Romeo 159 station wagon stava percorrendo via Arquà, una strada stretta e a senso unico, quando si accorge che contromano stava arrivando una mountain bike. In sella c'era il 20enne che, a detta dei presenti, stava facendo delle evoluzioni.

"Faceva lo sbruffone", ha raccontato Samir a Il Giorno, "anche io ho rischiato di investirlo, ma sono riuscito a evitarlo sterzando". Passando accanto all'Alfa, il 20enne colpisce il paraurti con la ruota anteriore e poi prosegue la sua corsa come se nulla fosse accaduto.

L'intervento dei passanti e l'aggressione

Il conducente dell'auto, allora, sposta l'auto per far passare le altre che si erano accodate e poi scende insieme al fratello e a un amico che erano con lui nell'Alfa. Il ciclista, invece, si ferma qualche decina di metri più avanti, parcheggia la bici e torna indietro a piedi. A quel punto parte la discussione tra i quattro, tutti egiziani, con l'automobilista che insiste perché gli venga risarcito il danno e il ciclista che non ne vuole sapere.

Alcuni passanti, come appunto Samir, intervengono per placare la situazione. "Ho detto che non era il caso di discutere in maniera così violenta in pieno Ramadan per un incidente", racconta, "sarebbe bastato poco per mettersi d'accordo". Invece, il 20enne tira fuori una bomboletta spray urticante e la svuota contro i rivali.

Poi, con un taglierino in mano, colpisce più volte i due fratelli che si accasciano a terra assistiti dall'amico rimasto illeso. L'aggressore torna di corsa in bici e scappa. La fuga, però, dura poco. Alle 16, all'incirca un'ora dopo l'incidente, viene bloccato davanti al pronto soccorso del San Raffaele dove era andato per farsi medicare una ferita al polso sinistro e dove dovrà tornare per essere sottoposto a un intervento chirurgico al braccio. Dalle ultime informazioni, sembra che nessuno dei feriti sia in pericolo di vita.

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