Francesco Mazzacane morto intossicato da monossido di carbonio: salgono a due gli indagati

Si allunga la lista degli indagati per la morte di Francesco Mazzacane, il ragazzo di 24 anni morto intossicato da monossido di carbonio mentre si trovava in un residence vicino a Linate.
Il primo a finire sotto indagine era il legale rappresentante del residence. Ora il pubblico ministero ha iscritto nel fascicolo anche un uomo di 40 anni di origine moldava ma residence a Piotello, paese alle porte di Milano, che nei giorni precedente la tragedia aveva svolto un lavoro di manutenzione alla caldaia dalla quale sarebbe uscito il monossido di carbonio.
Disposta perizia tecnica alla caldaia
Il pubblico ministero ha disposto anche una perizia tecnica sull'impianto: durante l'analisi verranno prelevate eventuali impronte digitali. Lo ha annunciato lo Stadio 3A-Valore spa, società specializzata nel risarcimento danni e tutela dei diritti dei cittadini. La famiglia della vittima è seguita dall'avvocata penalista Laura Carla Bastia: la stessa che segue la famiglia anche di Pietro Caputo, l'amico che era con lui nel residence. Anche lui era rimasto intossicato ma dopo alcuni giorni di coma è stato ritenuto fuori pericolo.
Le cause del decesso
Ora i carabinieri sono al lavoro per cercare di capire con esattezza la causa del decesso del giovane: il magistrato ha disposto dunque la perizia tecnica per verificare lo stato di manutenzione della caldaia. Nel dettaglio, si sta indagando su un tubo di fuoriuscita dei fumi. Da qui si potrebbe arrivare a capire l'esatta quantità di gas fuoriuscito. La perizia verrà svolta dalla prossima settimana.