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Francesco Caputo morto in bici contro la portiera di un’auto, oggi la protesta dei ciclisti a Milano

Associazioni e cittadini si riuniscono oggi giovedì 24 ottobre in un presidio tra via Soperga e via Marocco a Milano, luogo dove il 35enne Francesco Caputo è stato colpito dalla portiera di un’auto mentre pedalava in bici: il conducente, che aveva parcheggiato in divieto di sosta, ha aperto la portiera senza guardare.
A cura di Francesca Del Boca
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Dopo la morte di Francesco Caputo, il 35enne che venerdì 11 ottobre è stato colpito dalla portiera di un'auto mentre pedalava per via Soperga a Milano, insorgono i ciclisti di tutta la città. E si riuniscono in un presidio previsto per oggi giovedì 24 ottobre, intorno alle 19.30, nei luoghi dell'incidente in zona Stazione Centrale, tra via Soperga e via Marocco.

Il presidio è stato indetto dall'associazione Basta morti in strada. Verrà seguito dall'incontro organizzato dal Partito Democratico all'Upcycle Milano in via Ampére, e previsto per questa domenica 27 ottobre, che vedrà al centro le nuove riforme del codice della strada. "Queste non sono fatalità. Sono tragedie evitabili", le parole dell'attivista Tommaso Goisis.

"Francesco aveva 35 anni. Veniva dal Salento e faceva l’ingegnere biomedico. Pedalava con il bike sharing pubblico. L’11 ottobre scorso una persona prima ha parcheggiato in sosta irregolare e poi ha aperto la portiera della propria automobile senza guardare, e gli ha portato via la vita. Francesco è morto ieri, dopo dieci giorni di coma. Francesco poteva essere chiunque di noi. Queste non sono fatalità, se tutte e tutti agiamo con più responsabilità. Dovremmo essere in molti a gridarlo insieme".

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