Francesco Capuano ucciso in auto a Suzzara, oggi l’autopsia: si indaga sul passato e sui legami del pensionato
Sarà forse l'autopsia, disposta per oggi venerdì 27 dicembre, ad aiutare a fare luce sui tanti punti ancora oscuri nell'omicidio di Francesco Capuano, pensionato 79enne ucciso la mattina del 23 dicembre nel garage di casa a Suzzara (Mantova) con modalità che ricordano quelle di una vera e propria esecuzione: l'ex bidello, incensurato, è stato infatti colpito alla testa con diversi colpi di pistola in pochi secondi, mentre si trovava da solo in macchina.
In quel momento l'uomo, che dopo la pensione e la morte della moglie si era trasferito dalla Campania per stare vicino ai nipotini, si trovava in compagnia della figlia Rosa, 46 anni, che lo aveva aiutato a salire sulla Fiat Panda per andare a fare delle commissioni insieme e poi si era allontanata per prendere qualcosa che aveva dimenticato nell'appartamento che la famiglia condivideva. In quei pochissimi istanti il killer (o la banda di assassini) è entrato in azione aprendo lo sportello e mirando alla testa dell'anziano, verosimilmente con un'arma silenziata, senza che nessuno del palazzo abbia visto né sentito niente. E senza che siano stati ritrovati bossoli sulla scena del crimine, il locale box del condominio Parco Verde di via Biolcheria, che è inoltre priva di telecamere.
I carabinieri del reparto operativo di Mantova, coordinati dalla Procura, non escludono al momento nessuna ipotesi. Le indagini, così, si concentrano anche sulla vita privata della vittima, sui suoi legami e sul suo passato: chi poteva avercela con il pensionato che conduceva una vita da nonno a tempo pieno, apparentemente senza alcuna ombra? Si tratta di un regolamento di conti, di un drammatico scambio di persona o di un avvertimento nei confronti di un familiare? E ancora: chi ha ucciso con tanta freddezza e rapidità, andando dritto all'obiettivo, aveva solo quel piano in mente? È ancora presto per dirlo.