Francesca Quaglia travolta in bici, il ricordo dei colleghi del Cinemino: “Era gioiosa e intraprendente”
Francesca Quaglia è la ragazza di 28 anni che ieri, martedì 29 agosto, è morta a Milano travolta da un camion mentre era in sella alla sua bicicletta. La 28enne svolgeva un secondo lavoro alla sala del Cinemino che si trova in via Seneca: si tratta di un luogo riservato alle proiezioni dei film d'autore. Intervistati dal quotidiano Il Corriere della Sera, i colleghi del Cinemino hanno descritto la giovane come una donna "gioiosa e intraprendente".
Francesca Quaglia e l'amore per i film d'autore
Amante dei film d'autore, la 28enne aveva scelto di lavorare in quel luogo come barista. L'impiego da traduttrice l'ha sempre costretta a trascorrere diverse ore davanti al computer impedendole così di avere un contatto diretto con le persone. Da qui, l'idea di intraprendere un secondo lavoro al Cinemino dove poter incontrare persone con le quali discutere di libri e film.
"La prendevamo in giro tra di noi perché ogni giorno veniva con Crocs di colori diversi: gialle, rosse o militari", raccontano al Corsera Guido Casali e Agata De Laurentis. La 28enne, appassionata di cultura scandinava, andava a lavoro in bici dopo che a inizio estate aveva subito il furto dello scooter.
La dinamica dell'incidente
Ieri il terribile incidente: era al semaforo in via Caldera, una volta scattato il verde, un camion l'ha "agganciata" e trascinata per diversi metri.
La ragazza avrebbe provato a segnalare la sua presenza dando colpi al cassone, ma invano. Nonostante il tempestivo intervento dei soccorsi, per lei non c'è stata nulla da fare. La Procura ha deciso di disporre l'autopsia e, nel frattempo, il conducente del tir è stato iscritto al registro degli indagati.