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Francesca, morta in casa per un mix di alcol e droga: assolto l’amico accusato di omicidio

Michael Paloschi, l’amico di Francesca Manfredi, morta nell’agosto del 2020 per un mix di alcol e droga, è stato assolto dall’accusa di omicidio preterintenzionale.
A cura di Filippo M. Capra
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Francesca Manfredi (Facebook)
Francesca Manfredi (Facebook)

Michael Paloschi, l'amico di Francesca Manfredi, morta nell'agosto del 2020 a Brescia per un mix di alcol e droga a soli 24 anni, è stato assolto dal Tribunale del capoluogo di provincia lombardo dall'accusa di omicidio preterintenzionale. Il ragazzo era accusato di aver iniettato una dose di eroina alla vittima. Per lui la Procura aveva chiesto una condanna a 12 anni di carcere.

Condannati solo per spaccio di droga, non per l'omicidio di Francesca

I giudici del primo grado di Brescia hanno assolto anche Francesca Rinaldi, anch'essa presente nell'abitazione in cui è morta la 24enne insieme Paloschi. La Rinaldi era accusata di omissione di soccorso. Infine, è arrivata l'assoluzione anche per Sara Reboldi per il capo di imputazione di morte come conseguenza di altro reato. La stessa è stata però condannata per spaccio di sostanze stupefacenti. Condannati, infine, per spaccio, anche Mario Mborja, Franci Gjana e Thomas Maroni che devono scontare pene comprese tra i due mesi e l'anno e otto mesi di detenzione.

La difesa: Non è stata l'eroina ad uccidere Francesca

Una sentenza che non soddisfa la Procura di Brescia che, nel corso delle indagini, aveva ricostruito come fosse stata proprio la dose di eroina a stroncare la vita di Francesca. Il consulente dell'imputato, poi assolto dai giudici, ha però sempre sostenuto una tesi diversa, ovvero che l'eroina non fu la causa della morte della giovane. Il Tribunale di Brescia ha assolto infatti Paloschi dall'accusa di omicidio preterintenzionale, dando di fatto ragione ai suoi legali difensori. La madre, che non ha voluto risarcimenti, ha sempre chiesto che i giudici accertassero la verità.

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