Foto hard inviate a bimba di 10 anni: indagato per pedofilia dipendente comunale di Castano Primo
Aveva contattato online una bambina di 10 anni, quindi aveva iniziato ad avere comportamenti fuori luogo: da vaghi complimenti a vere e proprie avance, fino all'invio di immagini hard e riferimenti espliciti di tipo sessuale. Per questo un dipendente comunale di Castano Primo, nel Milanese, è indagato per pedofilia.
Foto hard a bimba di 10 anni: indagato dipendente del comune di Castano Primo
A far scattare la denuncia nei confronti dell'uomo, un 66enne sposato, è stato un servizio della trasmissione di Italia 1 "Le Iene". Dopo la segnalazione sono intervenuti gli agenti del Nucleo tutela minori della polizia locale di Milano.
Il 66enne è stato sospeso dal servizio
Il dipendente è stato interdetto dal servizio. Un provvedimento "in via cautelare in attesa di definire il procedimento disciplinare in corso", ha spiegato il sindaco Giuseppe Pignatiello. "In merito al servizio televisivo del programma "Le Iene" andato in onda il 16 marzo 2021 e alle successive notizie apparse sui social network e quotidiani online, il sindaco e l'amministrazione comunale intendono chiarire sin d'ora che la notizia ha sconvolto tutti, al di là di ogni sensazionalismo di sorta", si legge in una nota diffusa anche sui canali social del Comune.
"Le aberranti accuse mosse nel servizio televisivo non lasciano indifferenti e proprio per questo è necessario rispettare e tutelare il lavoro della magistratura. L'amministrazione comunale era all’oscuro del contenuto dell’indagine e ha già assunto in queste ore tutti i provvedimenti opportuni e necessari a tutelare i cittadini, l'ente e i servizi degli uffici. Ulteriori provvedimenti verranno assunti rispetto al dipendente coinvolto che da oggi è interdetto dal servizio in via cautelare in attesa di definire il procedimento disciplinare in corso. Il Comune e l'amministrazione sono a disposizione delle forze dell'ordine e dell’autorità giudiziaria al fine di addivenire nel più breve tempo possibile a fare chiarezza sulla vicenda, assicurando alla magistratura piena collaborazione e fiducia nell'alveo della legalità".