Fontana: “Se i casi peggiorano valutiamo un lockdown, l’ospedale in Fiera è necessario”
Ospitato da Skytg24, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha parlato dell'ultima ordinanza emanata che comprende sia l'entrata in vigore del coprifuoco dalle 23 alle 5 che l'idea di procedere con una didattica a distanza totale per le classi delle scuole superiori. In merito a ciò, argomento che ha scatenato diverse polemiche mosse dal sindaco di Milano Beppe Sala e il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina, il governatore ha sottolineato come sia "da giugno che stiamo chiedendo un intervento economico al governo, anche per differenziare l'inizio delle giornate lavorative e scolastiche. Ora abbiamo due settimane e speriamo che il governo ci ascolti".
Il governatore lombardo: L'ospedale in Fiera è una necessità assoluta
In merito poi all'avversità di Sala rispetto alla dad per le superiori, il presidente lombardo Fontana ha spiegato che "c'è stato un misunderstanding da parte loro" perché la decisione "è stata esplicitata subito". Quindi, a detta del governatore, Regione e Comuni hanno espresso "la stessa cosa in burocratese in un diverso modo". Intanto, a partire da oggi, venerdì 23 ottobre, riapre l'ospedale in Fiera realizzato durante la prima ondata del contagio da Coronavirus: "In tarda mattinata dovrebbero arrivare medici e infermieri", conferma Fontana, mentre ricorda come avrebbe "voluto continuare ad averlo lì come una garanzia che non dovesse essere utilizzato". Purtroppo però, continua ancora il governatore, "siamo arrivati al punto in cui dobbiamo riaprirlo per diminuire la pressione sugli ospedali. È una necessità assoluta".
Fontana: Il lockdown rimane un'ipotesi da valutare
E proprio riguardante la riapertura del nosocomio costruito la scorsa primavera, Fontana allontana preventivamente le critiche su un'eventuale mancanza di personale sanitario spiegando che "non potremmo aprirlo senza medici e infermieri che si dedicheranno esclusivamente ai malati di Covid", così da permettere che "all'interno degli altri ospedali si eviterà una commistione" e che "i malati ordinari potranno essere curati". Nonostante ciò, e nonostante il coprifuoco e le altre misure adottate, l'ipotesi lockdown a Milano e in Lombardia non può essere ancora accantonata: "Dobbiamo valutare i risultati delle misure sinora assunte", dice il governatore lombardo aggiungendo che "il lockdown resta un'ipotesi". In chiusura, un altro appello ai suoi concittadini: "Dobbiamo chiedere un grande sforzo e la disponibilità a rispettare certe regole che devono essere accettate in una situazione drammatica". "Lo chiedo con il cuore in mano – ha concluso Fontana – e chiedo un sacrificio particolare ai più anziani, invitati a restare a casa". Per le Rsa, invece, il presidente lombardo ha detto che "la situazione si potrà contenere".