Fontana: “Lombardia resta bianca, vaccini e terza dose per non passare in zona gialla”
La Lombardia resta in zona bianca. Lo ha annunciato Regione Lombardia dopo il consueto monitoraggio del Ministero della Salute e dell'Istituto Superiore di Sanità. Per il presidente Attilio Fontana per evitare il passaggio in zona gialla c'è un'unica soluzione: "Dobbiamo spingere sulla terza dose, che conclude il ciclo vaccinale e permette un’immunità, (come dicono gli esperti ndr) che si protrarrà non per alcuni mesi, ma per anni". Intanto da Palazzo Lombardia fanno sapere che a ieri sono arrivate più di 600mila prenotazioni di cittadini per la terza dose. Fontana – in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera – chiede a tutti i lombardi di non abbassare la guardia e di stare attenti. "Non spaventati, ma attenti", tiene a puntualizzare. Si punta quindi a incrementare le somministrazioni della terza dose: "Saremo tranquilli solo quando avremo fatto la terza dose: perché è l’unica che offre un’immunizzazione di anni".
In crescita i contagi giornalieri
Intanto negli ultimi giorni è stata registrata una risalita dei contagi anche se "ancora in modo contenuto, rispetto al resto d’Europa e di buona parte dell’Italia". Nella giornata di ieri sono 1.066 i nuovi casi giornalieri di Coronavirus in Lombardia, a fronte di 130.809 tamponi effettuati, come riporta il consueto bollettino giornaliero diramato dal ministero della Salute. Nelle ultime 24 ore sono stati invece segnalati altri 6 decessi. E alla domanda se adotterebbe, come in Austria, un lockdown solo per vaccinati Fontana risponde così: "Dal punto di vista dell’opportunità la risposta potrebbe essere ‘sì', dal punto di vista della tensione sociale mi lascerebbe un po’ perplesso".
Per Fontana servono regole per ridurre i danni durante i cortei no green pass
Intanto Milano si prepara a un altro sabato di manifestazione e disordini per le vie della città. Per Fontana bisogna cercare di esprimere il "proprio consenso da una parte e dall'altra dare regole che determinano il minor numero di danni possibili". Puntualizzando che i cortei devono essere regolamentati e non impediti. Parole che arrivano dopo a quelle del leader della Lega Matteo Salvini che propone di vietare le manifestazioni perché non si è in grado di far rispettare le regole. Su quanto potrebbe accadere domani si dice preoccupato anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala si è detto preoccupato precisando però che domani "sarà un po’ un sabato della verità, vediamo se le regole vengono fatte rispettare come io mi auguro". Il primo cittadino aveva poi ricordato che oggi si svolgerà l’incontro in prefettura dove, per l'amministrazione comunale, parteciperà l’assessore alla sicurezza Marco Granelli: "Vediamo cosa decide il Prefetto” aveva aggiunto il numero uno a Palazzo Marino. Tra le possibili soluzioni per ovviare i disagi legati ai cortei non autorizzati, c'è anche chi proponeva una manifestazione in un solo posto evitando la sfilata per le vie della città.