Fontana: “In Lombardia ricoveri in aumento ma sotto controllo, giovedì sapremo per la zona gialla”
In Lombardia i contagi da Covid-19 aumentano ma la situazione è ancora sotto controllo. A dichiararlo a SkyTg24 è il governatore lombardo Attilio Fontana: "Il numero dei ricoveri ordinari e in terapia intensiva sta crescendo ma è ancora sotto controllo – ha dichiarato il presidente della Regione – Aspettiamo i dati di giovedì per capire se passeremo in zona gialla. Io credo che valga la pena di insistere su una maggior precauzione da parte dei cittadini se vogliamo mantenere questo livello di libertà".
Fontana su mascherine obbligatorie all'aperto: Misura a cui stiamo pensando
Dopo l'ordinanza firmata ieri dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che obbliga, su tutto il territorio regionale, l'uso della mascherina anche all'aperto, Fontana ha precisato che è "una misura a cui stiamo pensando, anche se non credo sia una misura così determinante proprio perché se la gente, come sta facendo, rispetta la regola secondo cui se c'è un assembramento la mascherina va indossata, e soprattutto rispetta l'utilizzo della mascherina al chiuso, è chiaro che i casi in cui si gira senza mascherina sono quelli in cui si cammina da soli, per cui è un'ipotesi abbastanza secondaria. Ma se si va in zona gialla questa sarà la prima misura".
Il governatore lombardo è poi tornato all'importanza dei vaccini, sottolineando come: "Quasi uno su due delle persone positive è non vaccinato". "Le persone non vaccinate neo infettate sono superiori al 40%, però è il 40% che rappresenta il 15% della popolazione. Quindi è una percentuale molto alta di persone No Vax che sono infettate" ha concluso poi Fontana. L'epidemiologo dell'Università Statale, Carlo La Vecchia, in un'intervista a Fanpage.it, ieri ha ribadito infatti la necessità di vaccinare il prima possibile la fascia più anziana: "In Lombardia la terza dose l'hanno fatta due terzi degli 80enni, il 47 per cento dei 70enni, il 38 per cento dei 60enni e il 26 per cento dei 50enni, questi sono quelli che dovrebbero correre a farlo, i più giovani potrebbero aspettare a farlo. Abbiamo i centri vaccinali pieni ma pieni di giovani che non ne hanno l'urgenza perché non sono quelli che si ammalano gravemente".