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Fontana: “In Lombardia fatti tanti errori sul Covid, non uno”

“In Lombardia abbiamo fatto tanti errori, non uno”. Ad ammetterlo, in un’intervista a Skytg24, è il presidente della Regione Attilio Fontana che ha però chiesto, come giustificazione dell’accaduto, di ricordare che “siamo stati i primi ad affrontare questa pandemia, i primi ad affrontarla con questa durezza”. Eppure, fino a poco tempo fa, per la Giunta lombarda di errori ne erano stati fatti pochi o addirittura nessuno.
A cura di Filippo M. Capra
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Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha dichiarato che nella gestione della pandemia, a livello regionale, "gli errori sono stati tanti, non uno". A tal proposito, però, il governatore lombardo – in un'intervista con Sktyg24 – si è però giustificato dicendo che "siamo stati i primi ad affrontare questa pandemia, i primi ad affrontarla con questa durezza". Fontana ricorda quindi i primi momenti in cui si era scoperta la presenza del virus in Lombardia e la difficile gestione della situazione, anche in virtù di "notizie poco chiare in arrivo dalla Cina".

A maggio Fontana diceva: "In Lombardia non abbiamo fatto errori"

Eppure solo lo scorso 23 maggio, durante un'intervista concessa a Repubblica, il governatore aveva risposto alle varie critiche ripiegando su responsabilità di terzi. Dalla carenza di mascherine, tamponi e reagenti, che "sono competenza esclusiva dello Stato", alla costruzione dell'ospedale in Fiera, allestito con "fondi donati dai privati", che nella prima ondata aveva ospitato solo 25 pazienti. In quell'occasione, Fontana si era rifatto all'esempio tedesco, domandandosi: "Saranno scemi anche loro?". Il governatore quindi aveva fatto intendere che nella sua Regione non erano stati commessi errori. Una considerazione diametralmente opposta rispetto a quella offerta oggi.La posizione di Fontana era cambiata, in parte, il 30 settembre, quando Fontana aveva ammesso che "sicuramente sono stati fatti degli errori, ma quello che è emerso in modo certo è che siamo stati i primi ad essere aggrediti in questo modo e con una violenza che in poche altre parti è paragonabile. Il nostro sistema sanitario credo abbia dato delle risposte eccellenti".

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