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Fondi Lega, i pm: “Commercialisti arrestati infiltrati a piani altissimi della politica”

Per gli inquirenti della procura di Milano che indagano sul caso Lombardia Film Commission e sulle relazioni con il caso dei fondi della Lega, i tre commercialisti vicini al Carroccio arrestati giovedì e posti ai domiciliari avrebbero avuto la possibilità di raggiungere “i piani altissimi della politica” e sarebbero stati “infiltrati nelle istituzioni” ai massimi livelli.
A cura di Simone Gorla
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In caso di necessità erano in grado di raggiungere "i piani altissimi della politica" ed erano "infiltrati nelle istituzioni" ai massimi livelli. È quanto rilevano i pubblici ministeri milanesi che indagano sul caso dei fondi della Lega e su Lombardia Film Commission, a proposito dei commercialisti Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni, arrestati e posti ai domiciliari insieme al collega Arturo Maria Scillieri per i reati di peculato, turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

I pm: Capacità di inquinamento probatorio di infiltrati nelle istituzioni

Secondo quanto riportato da Ansa, il procuratore aggiunto Eugenio Fusco e il pm Stefano Civardi nella richiesta di custodia a carico dei contabili sottolineano che se per "le reazioni alle contestazioni disciplinari di un direttore di filiale compiacente", quello della Ubi di Seriate (Bergamo), i contabili "raggiungono subito i piani altissimi della politica a Roma nelle giornate del 26 e 27 maggio, allora è facilmente immaginabile la reazione e la capacità di inquinamento probatorio di persone tanto infiltrate nelle istituzioni".

"Vendita capannone di Cormano è marginale, serve indagare su delicati settori"

L'indagine della guardia di finanza è partita dalla presunta vendita a prezzo gonfiato di un immobile a Cormano alla Lombardia Film Commission, ente regionale alla cui presidenza Di Rubba era stato nominato dall'allora governatore Roberto Maroni, attraverso il coinvolgimento di immobiliari legate agli stessi commercialisti e di un prestanome, arrestato a luglio. Ma per la procura di Milano la compravendita immobiliare sarebbe un'operazione "marginale". Gli inquirenti avvertono che "rimangono sicuramente da esplorare altri ancor più delicati settori in cui il ‘pool' di commercialisti ha impiegato la propria professionalità".

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