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Covid 19

Focolaio in un asilo di Edolo: 37 positivi e 100 bambini in quarantena, si rischia la zona rossa

Un focolaio di Covid-19 è stato rintracciato in un asilo di Edolo, comune in provincia di Brescia. All’origine potrebbe esserci una festa di compleanno organizzata in casa. Attualmente sono positive 37 persone e 100 bambini sono stati posti in quarantena. Il sindaco però non esclude che, se dovessero aumentare i casi, il comune venga posto in zona rossa.
A cura di Ilaria Quattrone
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Un maxi focolaio è stato segnalato in una scuola di infanzia di Edolo, comune in provincia di Brescia. In una diretta Facebook, il sindaco Luca Masneri evidenzia come il paese sia stato investito da una nuova ondata di contagio e – qualora i dati non dovessero scendere – rischierebbe la zona rossa: "Siamo partiti da tre contatti primari: due bambini e un educatore. Poi sono risultati positivi 14 contatti secondari, ulteriori quattro nella giornata di ieri e altri 16 nella giornata di oggi". Complessivamente in soli tre giorni il Comune di Edolo ha 37 casi positivi che ruotano tutti attorno all'asilo Felice Romelli.

Chiusa la scuola, cento bambini in quarantena

Proprio per questo motivo è stata disposta dall'autorità sanitaria la chiusura della scuola. Sembrerebbe che all'origine del focolaio ci sia una festa di compleanno organizzata in casa: "Ho ricevuto diverse segnalazioni al riguardo. Non so se qualcuno ha, in maniera del tutto inopportuna e non autorizzata, fatto una cosa così superficiale". Intanto, mentre si cerca di scoprire se una cosa del genere si sia realmente verificata, il primo cittadino fa sapere che in uno dei soggetti è stata probabilmente riscontrata una variante: "In questo caso, la presenza di una variante impone l'applicazione di un protocollo sanitario. Tutti e cento i bambini della scuola saranno posti in quarantena e non potranno uscire".

Il rischio della zona rossa

Edolo però potrebbe rischiare la zona rossa: a destare preoccupazione non è solo l'aumento dei contagi, ma anche il mancato rispetto delle regole da parte di alcuni cittadini. "Oggi ho fatto un giro per il paese – racconta ancora il primo cittadino – e ho visto gente senza mascherine e gruppi di persone intente a consumare nelle adiacenze dei bar. Cosa c'è di non chiaro? Si muore di covid ancora oggi. Bisogna indossare le mascherine, non si possono organizzare assembramenti e bisogna rispettare i protocolli sanitari". E proprio per questo motivo c'è il rischio che il comune entri nella fascia più a rischio: "Se i dati continueranno a salire così nei prossimi due giorni, istituiamo noi la zona rossa perché non c'è altra soluzione. Provo rammarico, delusione e vergogna quando si deve arrivare a esercitare la forza pubblica perché non c'è da parte di una minoranza la responsabilità di comprendere i doveri verso tutta la comunità”.

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