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Focolaio “fantasma” alla Scala: 34 falsi positivi al Coronavirus su 35 tamponi

Raffica di falsi positivi al Teatro la Scala di Milano. Il focolaio che era stato scoperto la scorsa settimana si è “spento” dopo i tamponi di controllo: su 35 ballerini risultati positivi ben 34 si sono rivelati dei “falsi”. Perplessità anche dell’etoile Roberto Bolle. E intanto il sovrintendente Meyer propone di vaccinare tutti gli artisti in vista della riapertura dei teatri.
A cura di Francesco Loiacono
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La filarmonica alla Scala
La filarmonica alla Scala

Un focolaio di Coronavirus "di paglia", già definito fantasma. È quello che era stato scoperto la scorsa settimana all'interno del corpo di ballo del Teatro alla Scala e che era stato comunicato dallo stesso ente. Al secondo giro di tamponi, quelli di controllo, dei 35 positivi tra i ballerini ben 34 si sono rivelati in realtà dei "falsi". Tra questi Marco Agostino, ballerino solista fidanzato con la prima ballerina della Scala Martina Arduino: "È stato un sollievo. Avevo perso la cognizione del tempo, non mi allenavo più, mi alzavo tardi. Invece ora si torna a teatro", ha dichiarato il ballerino al "Corriere della sera" raccontando la sua quarantena forzata assieme alla fidanzata nel loro appartamento di Milano.

La perplessità di Roberto Bolle

Resta un mistero il motivo della falsa positività dei ballerini ai test che vengono effettuati periodicamente su ballerini e orchestrali della Scala, in collaborazione con l'ospedale Sacco di Milano. Si è parlato di un possibile errore nei reagenti utilizzati, ma resta la perplessità. Tra coloro che avevano manifestato dubbi sulla vicenda anche l'etoile Roberto Bolle, che in una storia su Instagram aveva detto: "Quindi mi dite che rifacendo i Covid test ai 35 colleghi scaligeri risultati positivi tre giorni fa, solo uno adesso è effettivamente positivo e i restanti 34 sono negativi? Boh".

Riprese le attività del teatro

Per il tempio della lirica si tratta comunque di una buona notizia, che ha permesso la ripresa delle attività che erano state sospese precauzionalmente dopo la scoperta dei primi casi positivi, lo scorso 25 febbraio. Sono risultati negativi anche i tre membri del cast del dittico di Kurt Weill (Die sieben Todsünden e Mahagonny Songspiel), di cui sono riprese le prove nello spazio dell'ex Ansaldo: lo spettacolo verrà dunque trasmesso in streaming il prossimo 18 marzo. Intanto dopo la vicenda dei falsi positivi si è espresso il sovrintendente del Teatro alla Scala, Dominique Meyer, che tramite l'agenzia Ansa ieri ha lanciato una proposta: "Se vogliamo riaprire i teatri c'è una soluzione unica: decidere che tutti gli artisti che non possono portare la mascherina, come cantanti coristi ballerini, fiati e attori di prosa, siano vaccinati".

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