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Focolaio a Bollate, 59 casi a scuola di cui 3 di variante inglese. Il sindaco: “Niente zona rossa”

Un focolaio di Covid-19 è esploso in una scuola di Bollate, comune in provincia di Milano, con 59 positivi. Tra questi tre sono risultati positivi alla variante inglese. Per questo motivo Ats Milano ha disposto una campagna di screening di massa e invitato il comune a disporre la didattica a distanza: “Al momento però i valori non sono compatibili con l’istituzione di una zona rossa”, spiega il sindaco Francesco Vassallo a Fanpage.it.
A cura di Ilaria Quattrone
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L'agenzia di tutela della salute della città metropolitana di Milano "mi ha assicurato che per adesso non ci sono le condizioni per istituire una zona rossa. I valori infatti non sono al momento compatibili con un provvedimento del genere. L'attenzione resta alta e in qualsiasi caso saremo pronti ad affrontare qualsiasi situazione": a dirlo a Fanpage.it è il sindaco di Bollate, comune in provincia di Milano, Francesco Vassallo in riferimento al focolaio di Covid-19 – dove sono stati scoperti alcuni casi di variante inglese – esploso nella scuola di infanzia dell'istituto comprensivo Rosmini.

A Bollate 59 positivi a scuole, 3 alla variante inglese

A fine gennaio infatti sono risultate positive al virus alcune insegnanti e collaboratori scolastici. Da lì è partita la campagna di screening da parte di Ats che ha portato a scoprire 59 persone contagiate, 45 alunni e 14 insegnanti.

"Sono state registrate 3 positività alla variante SARS-CoV 2 inglese, è stato attivato uno specifico protocollo di sorveglianza che prevede l’effettuazione del tampone molecolare al termine dei 14 giorni di quarantena per tutti i contatti stretti", spiega l'Ats in una nota.

Studenti e insegnanti in quarantena

"Vista la rapidità con la quale il virus si è diffuso, l'agenzia – spiega il sindaco a Fanpage.it – ha deciso di avviare le ricerche della variante inglese. Grazie a queste è stato possibile scoprire la positività di alcuni alla suddetta variante". La scoperta ha portato Ats a disporre la sospensione delle lezioni in presenza nella scuola d'infanzia e nella scuola primaria Marco Polo.

Sul sito degli istituti, il dirigente Salvatore Biondo invita le famiglie a monitorare la salute dei propri figli: "Nella settimana successiva al termine della quarantena vi invitiamo a continuare a monitorare lo stato di salute e, in caso di comparsa di sintomi lievi, avvisare il proprio Medico curante; in caso di comparsa di sintomi gravi (febbre alta e/o difficoltà respiratoria) è opportuno chiamare il 112 specificando che nella scuola si sono verificati casi Covid 19+ con variante del Regno Unito. L’esito del tampone molecolare verrà comunicato nelle modalità già in vigore".

Vassallo: "Valori non compatibili con la zona rossa"

Da domani comunque la dad partirà per tutte le altre scuole: "Proprio questa mattina è arrivata alla mia attenzione il suggerimento di disporre la didattica a distanza per tutte le scuole – riporta a Fanpage.it il primo cittadino -. Una scelta precauzionale e così da garantire la sicurezza degli studenti". Non è ancora sul tavolo, l'idea di istituire una zona rossa. L'Agenzia ha infatti spiegato al sindaco che i valori registrati non sono tali da portare a disposizioni più dure: "L'attenzione da parte nostra e da parte di Ats resta alta. Quest'ultima infatti sta continuando con la campagna di screening di massa per capire come il virus stia girando. In ogni caso, qualora dovesse essere richiesta la zona rossa, saremo pronti".

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