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Focolaio di Coronavirus in una Rsa di Milano: 21 anziani contagiati

Focolaio di Coronavirus all’interno della Rsa Quarenghi di Milano. Ventuno anziani e un operatore della struttura sono risultati positivi dopo i tamponi a tappeto effettuati in seguito alla scoperta di un caso di Covid-19. Fortunatamente la quasi totalità dei contagiati è asintomatica: 10 anziani, tra cui l’unico con sintomi, sono stati trasferiti in ospedale.
A cura di Francesco Loiacono
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Un focolaio di Coronavirus è stato scoperto all'interno di una Rsa (Residenza sanitaria assistenziale) di Milano, la casa di riposo Quarenghi che si trova nell'omonima via alla periferia nord-ovest di Milano. Ventuno gli anziani ospiti contagiati, anche se per fortuna solo uno di essi presenta al momento i sintomi del Covid-19. Agli ospiti si aggiunge anche un operatore sanitario della struttura, che è risultato positivo al tampone naso-faringeo ed è stato messo a riposo, in quarantena, dalla cooperativa sociale che gestisce la casa di riposo e molte altre strutture simili in altre regioni italiane, la Coopselios.

Stando a quanto riporta il quotidiano "Il Giorno", che ha comunicato la notizia, il focolaio è emerso dopo che uno dei 123 ospiti della struttura negli scorsi giorni ha manifestato sintomi riconducibili al Covid. Dopo che il tampone ha confermato la sua positività al virus l'anziano è stato immediatamente trasferito in ospedale, come previsto dalle nuove disposizioni di Regione Lombardia, mentre sono scattati i tamponi a tappeto per gli altri ospiti della Rsa. Altri 20 sono risultati positivi, ma tutti asintomatici: di essi comunque altri 9 sono stati trasferiti in ospedale, mentre per gli altri si attende che le strutture ospedaliere comunichino la disponibilità di posti letto. Si attende ora il risultato sugli ultimi 24 tamponi eseguiti sugli anziani ospiti della struttura, che nel frattempo come previsto dalle procedure ha chiuso l'accesso dei famigliari all'interno della casa di riposo. Gli anziani ospiti possono rimanere in contatto con i propri cari attraverso videochiamate o telefonate e le visite sono permesse solo in casi eccezionali che devono essere autorizzati dalla direzione sanitaria.

La strage nelle Rsa

All'interno delle Rsa, nella fase più acuta della pandemia, si è consumata purtroppo una strage di anziani, anche per via della particolare fragilità delle persone ospitate in queste strutture. Secondo una ricerca dell'Ats (Agenzia per la tutela della salute) di Milano nei primi quattro mesi del 2020 la mortalità all'interno delle 162 Rsa dell'Ats (che ospitano oltre 16mila persone) è stata del 22 per cento, circa 2,5 volte di più rispetto agli anni precedenti. Un altro dato del report intitolato "Valutazione degli eccessi di mortalità nel corso dell'epidemia Covid 19 nei residenti delle Rsa" riguarda il numero di decessi di over 70 a Milano e Lodi: tra gennaio e aprile sono morti 5.500 over 70 in più rispetto alla media degli scorsi anni, e quasi la metà di questi decessi (il 46 per cento) si è verificato proprio all'interno delle Rsa. Anche per questo motivo, in vista dell'autunno e di una possibile recrudescenza del virus, è fondamentale isolare subito eventuali focolai in queste strutture e in generale evitare che il virus entri all'interno delle case di riposo.

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