Focolaio di Coronavirus all’ospedale Civile di Brescia: contagiati 22 tra medici e pazienti
Ventidue, tra medici e pazienti dell'ospedale Civile di Brescia, sono rimasti contagiati dal Coronavirus in un reparto almeno sulla carta considerato "Covid-free". Il focolaio si è registrato in Traumatologia-Ortopedia e, secondo quanto dichiarato in una nota dalla direzione generale degli Spedali civili, sarebbe già sotto controllo. Le condizioni delle persone contagiate, tra cui figurano medici, infermieri e anche pazienti, vengono monitorate, e i pazienti contagiati sono stati trasferiti nel reparto Covid A al Satellite, dove appunto vengono trattate le persone alle prese con il Covid-19.
Ieri nuova protesta del personale sanitario del Civile
A riportare la notizia del focolaio è stato il quotidiano locale "Bresciaoggi", che riporta anche una possibile causa del moltiplicarsi dei contagi. A favorirli, secondo quanto evidenziato da sindacalisti della Cgil, sarebbe stata l'assenza di percorsi distinti tra chi è positivo e chi è negativo. La delegata Cgil del lavoratori del Civile ha confermato la mancata separazione tra percorsi "sporchi" e "puliti" in un'intervista rilasciata a Radio onda d'urto. Sul sito della stessa emittente è stata documentata anche l'ennesima protesta "silenziosa" del personale sanitario del Civile: nel pomeriggio di ieri, per il terzo venerdì consecutivo, lavoratrici e lavoratori si sono ritrovati sulla scalinata del Civile per un flash mob. La loro denuncia è per il mancato coinvolgimento nell’organizzazione della struttura ospedaliera in questa seconda ondata pandemica e per una serie di mancanze nella preparazione alla nuova emergenza che si sono ritrovati a vivere gli ospedali, e che nonostante il miglioramento degli ultimi giorni non è ancora conclusa.
La nota della direzione
Questa la nota dell'Azienda socio sanitaria territoriale dei Civili: "La Direzione ha prontamente preso in carico la criticità di un focolaio all’interno del Reparto di Traumatologia e assicura che fin dall’inizio della seconda fase pandemica sono stati studiati e applicati rigorosi protocolli di sicurezza sia per la gestione dei pazienti sia per il personale sanitario. Nel caso specifico – prosegue la nota – sono state avviate tutte le verifiche del caso per impedire così il ripetersi di situazioni analoghe in futuro. La situazione è, allo stato, sotto controllo. La procedura aziendale prevede che qualora si verifichino casi multipli di infezioni da COVID-19 tra pazienti e operatori sanitari (clusters di casi COVID-19), tutti gli Operatori siano quotidianamente sottoposti a tampone rino-faringeo molecolare fino ad evidenza dell’azzeramento della catena del contagio, proseguendo in seguito con cadenza rimodulata".