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Covid 19

Focolaio Covid nell’Istituto Tumori di Milano, 6 positivi. La struttura: “Casi singoli”

Sei pazienti dell’Istituto Tumori di Milano, ricoverati nell’Urologia, sono risultati positivi al coronavirus; all’ingresso, tra il 3 e il 22 febbraio, erano risultati tutti negativi. Gli altri degenti sono stati momentaneamente trasferiti per effettuare la sanificazione, secondo la struttura si tratterebbe di “casi singoli”.
A cura di Nico Falco
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Sei pazienti della struttura complessa di Urologia dell'Istituto dei Tumori di Milano sono risultati contagiati dal virus Sars-Cov-2; l'infezione potrebbe essere avvenuta all'interno del presidio, in quanto al momento degli ingressi, tra il 3 e il 22 febbraio, erano stati tutti sottoposti ai test diagnostici che avevano evidenziato la negatività; non è però da escludere che le infezioni siano precedenti, non ancora rilevabili al momento dei test. Dall'Int di Milano spiegano che si tratta di "casi singoli" e che uno di loro dopo il ricovero ha riferito di essere stato in contatto con una persona contagiata.

Il reparto è stato sanificato, per consentire le operazioni i degenti sono stati, si legge in una nota, "trasferiti e isolati in stanze singole in altre due aree" della stessa struttura; i pazienti risultati positivi, invece, sono stati trasferiti in reparti dedicati Covid di altri ospedali o dimessi e segnalati all'Ats (Agenzia di Tutela della Salute). La struttura aggiunge che non sono invece emersi casi tra i dipendenti che sono stati vaccinati.

L'Int ha inoltre spiegato che, sin dalle prime fasi della pandemia, vengono attuate scrupolose norme per evitare possibili occasioni di contagio, sia per prevenire infezioni dall'esterno sia, soprattutto, per scongiurare la diffusione tra i pazienti e lo staff. "Visitatori e dipendenti – si legge – sono tenuti a rispettare alcune regole quali il passaggio obbligato dalla zona-filtro, rilevazione della temperatura corporea attraverso termometro a infrarossi, sostituzione della mascherina con una nuova sterile e lavaggio delle mani con soluzione idroalcolica". Inoltre tutti i dipendenti utilizzano i dispositivi di protezione individuale e, nell'ambito di un Programma di Sorveglianza Sanitaria, vengono sottoposti a screening regolari, con tamponi ogni 15-20 giorni, in modo da identificare anche eventuali positivi asintomatici.

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