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Flop sui vaccini di Aria in Lombardia, l’opposizione: “Ogni euro speso deve tornare indietro”

Quanto è costato nel dettaglio il sistema di prenotazione dei vaccini di Aria, la società regionale al centro di roventi polemiche in Lombardia? E quanto ha già pagato la Regione alla società i cui vertici sono stati azzerati da Fontana? Sono alcune delle domande contenute in un’interrogazione presentata dal consigliere regionale di Azione Niccolò Carretta, che da tempo cerca di fare luce sulle opacità e i costi della partecipata nata nel 2019 per volontà della Lega. “Aria andrebbe azzerata a tutti i livelli”, dice a Fanpage.it.
A cura di Francesco Loiacono
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Quanto è costato nel dettaglio il sistema di prenotazione dei vaccini di Aria, la società regionale al centro di roventi polemiche in Lombardia? E quanto è già costato alla Regione il contratto di servizio per i due anni di vita della società fortemente voluta dalla Lega, e i cui vertici sono adesso stati azzerati dal presidente Attilio Fontana? Sono due delle domande contenute in un'interrogazione a risposta scritta presentata al Pirellone da Niccolò Carretta, consigliere regionale di Azione, e firmata da tutti i capigruppo dei partiti d'opposizione. Che siano i 22 milioni di euro citati dalla vice presidente Letizia Moratti in Commissione sanità o i 18,1 milioni di euro di cui invece aveva parlato il direttore generale del Welfare Giovanni Pavesi, per Carretta sono tutti soldi che, sulla base dei tanti disservizi della società, dovrebbero tornare indietro.

Il consigliere Carretta: Anche un euro speso dovrebbe tornare indietro

"Purtroppo finora non abbiamo mai avuto modo di vedere il contratto di servizio, e per questo motivo abbiamo depositato un'interrogazione alla quale però non è ancora stata data risposta – spiega Carretta a Fanpage.it -. Il direttore generale del Welfare Pavesi aveva parlato di 18,1 milioni, aggiungendo però che non erano stati ancora trasferiti, e dunque non c'era ancora stato un passaggio di denaro e che in caso di cambio del contratto di servizio non avrebbero versato il denaro. Anche 1 euro dato dalla Regione ad Aria dovrebbe tornare indietro". Per Carretta l'azzeramento del Consiglio di amministrazione di Aria, voluto da Fontana (dietro pressione di Matteo Salvini) non basta: "Aria andrebbe azzerata a tutti i livelli", dice il consigliere di Azione, secondo cui la mossa del governatore è "l'ennesimo capro espiatorio sacrificato per non ammettere la debolezza di Fontana", che tra l'altro secondo quanto dichiarato dall'ex consigliere di Aria Spa Mario Mazzoleni sapeva, insieme a Moratti, che il portale della società non avrebbe funzionato a dovere.

C'è opacità anche negli affidamenti: Non è chiaro chi faccia cosa

Ma l'opacità e i disservizi della società partecipata nata con la legge regionale n. 6 del 2019 sono da tempo al centro dell'azione da consigliere di Carretta. Non si tratta solo dei casi finiti al centro delle cronache negli ultimi mesi: dal "caso camici" su cui è aperta un'inchiesta della procura di Milano (lo stesso Fontana figura tra gli indagati), ai ritardi sulle forniture di vaccini anti-influenzali (su cui anche l'ex assessore Gallera ha attaccato Aria), fino agli ultimi disservizi sulla campagna vaccinale anti Covid, con sms inviati in ritardo ed errori nelle convocazioni degli anziani. L'opacità riguarda anche l'affidamento all'esterno di servizi per i quali in teoria era nata Lombardia informatica (una delle società incorporate in Aria), che avrebbe dovuto essere una software house regionale. "Nonostante le loro competenze, la storia di Aria e è costellata di appoggi verso l'esterno – dichiara Carretta -. Non è chiaro chi faccia cosa, ma il risultato finale è che chiunque si interfacci o si sia interfacciato con i sistemi digitali informatici di Regione Lombardia ha lamentato problemi tecnici. La verità – prosegue Carretta – è che siamo sempre stati indietro nel campo dell'informatica: finché i disservizi erano su aspetti di minore importanza c'erano polemiche e basta, ma adesso che toccano un tema fondamentale come la vaccinazione anti Covid spero ci si sia resi conto che la Lombardia offre un pessimo servizio".

Resta la vera domanda: Cosa ne sarà di Aria?

A breve, anche se non è ancora chiaro quando, al portale di Aria subentrerà a titolo gratuito la piattaforma di Poste italiane. Ma restano in sospeso le domande sui costi poste alla giunta guidata da Fontana nell'interrogazione e soprattutto resta in sospeso quella che per Carretta resta la "vera domanda: cosa ne sarà di Aria in futuro? Non è solo la campagna vaccinale, ma sono tante le attività che passano dalla società". Una società sulla quale la giunta Fontana deve più di una risposta ai lombardi.

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