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Flero, bimba di 13 mesi sbranata e uccisa dai cani di casa: assolti i genitori e il nonno

Per il giudice non ci sono prove a sufficienza per giudicare colpevole qualcuno della morte della bambina.
A cura di Giorgia Venturini
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Sono stati assolti i genitori e il nonno della piccola Victoria Zikay, la bambina di 13 mesi sbranata e uccisa dai cani di famiglia il 17 settembre del 2017. Il giudice Maria Chiara Minazzato ha dichiarato durante la sentenza che non ci sono prove a sufficienza per giudicare colpevole qualcuno della morte della piccola.

Durante il processo il pubblico ministero Roberta Panico – come riporta Brescia Today – aveva chiesto l'assoluzione del nonno, l'unico presente in casa nel momento della tragedia, mentre aveva chiedo una condanna di sei mesi per i genitori: l'accusa aveva ribadito la "pericolosità dei cani, per taglia, rischio aggressività". Per il pubblico ministero "la madre e il padre della bambina non sono solamente i proprietari dei cani, ma anche i genitori della bambina. E quindi andavano adottate cautele, per l'imprevedibilità della figlia, ma anche per l'imprevedibilità dei due cani". Era stato anche inoltre precisato che il nonno non aveva mai gestito cani di questa taglia. Per questo, una volta lasciato solo con i cani e la nipote, non è responsabile della morte di quest'ultima. Secondo invece l'avvocato difensore della famiglia, i due cani fino al momento della violenza si erano sempre dimostrati affettuosi verso la piccola.

I fatti risalgono a cinque anni fa

La triste vicenda risala a cinque anni fa quando i genitori lasciarono da sola la piccola con il nonno e i due cani di casa, una coppia di pitbull, nella loro casa di  a Flero, in provincia di Brescia. Non è ancora chiaro cosa abbia spinto i due cani ad attaccare e uccidere la bambina: sul posto si sono precipitati i carabinieri che hanno sparato ai cani per liberare la piccola. Purtroppo però Victoria era già morta. Nessuno è ora stato ritenuto responsabile della morta della bambina. Resta ora solo il grande dolore.

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