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Flavio, che ha comprato casa in un cantiere sequestrato a Milano: “Non posso andare in pensione, devo pagare i debiti”

Flavio E. ha acquistato un trilocale nelle residenze Scalo House in zona Farini. “Avevamo già venduto la casa dove stavamo prima: quando è arrivato il sequestro del cantiere, siamo stati costretti a pagare 50mila euro di penale per riprenderla”
A cura di Francesca Del Boca
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Il rendering del progetto Scalo House in zona Farini a Milano (foto da sito Scalo House)
Il rendering del progetto Scalo House in zona Farini a Milano (foto da sito Scalo House)

"Potrei già andare in pensione ma sto rimandando fino all'ultimo, devo ripagare il mutuo che ho fatto per versare l'anticipo della nuova casa. Anche se la casa non c'è, e forse non ci sarà mai". È la storia di Flavio E., 61 anni, tecnico in un'azienda di distribuzione dell'energia elettrica, e soprattutto uno degli inquilini del progetto Scalo House in zona Farini a Milano, angolo tra via Valtellina e via Lepontina.

Una residenza universitaria convenzionata (già abitata) e due palazzi in costruzione recentemente sequestrati dalla Procura in una delle indagini che hanno colpito il sistema dell'urbanistica in città. Quattordici, in questo caso, le persone indagate a vario titolo per abusi edilizi, lottizzazione abusiva e falso: oltre a costruttori, progettisti e funzionari e dirigenti comunali figurano anche l’attuale assessore all’Urbanistica a Torino ed ex componente della Commissione Paesaggio Paolo Mazzoleni e quello che al tempo era il direttore dello Sportello unico Edilizia in Comune Giovanni Oggioni, arrestato lo scorso 5 marzo.

Quando ha deciso di acquistare casa?

Nel 2020, con consegna prevista a fine del 2022: una metratura piccola, ma con due camerette e due bagni. Abbiamo deciso di fare questo acquisto pensando a mia suocera, che ormai non era più autosufficiente e che così si sarebbe potuta trasferire da noi, e nell'ottica di lasciare poi un bene a nostro figlio che sta per diventare papà. Ho versato prima la caparra, 60mila euro, in seguito due acconti per 130mila euro totali su una cifra complessiva di poco meno di 500mila euro.

Poi cos'è successo?

I lavori già erano partiti molto a rilento, ma procedevano. Avevamo già scelto le piastrelle del bagno, i rubinetti… poi, a fine 2024, è arrivato il sequestro. L'ho vissuto in diretta: andavo spesso in via Valtellina a fare l'umarell, come si dice a Milano, e a osservare l'avanzamento del cantiere. Un giorno ho visto lì intorno Guardia di finanza, giornalisti, fotografi… e ho capito immediatamente.

E oggi?

Spero di poter sciogliere il contratto il prima possibile. Ma chi pagherà i danni, chi ci risarcirà? Noi, in attesa della nostra nuova casa, stavamo vendendo l'appartamento dove abitavamo prima, un piccolo bilocale comprato quando i prezzi di Milano erano ben diversi: stavamo per fare il rogito, il preliminare con l'acquirente era già stato firmato. Ovviamente, appena giunta la notizia del sequestro, abbiamo annullato tutto e siamo stati costretti a pagare una penale salatissima per riprendere la nostra vecchia abitazione: il doppio della caparra versata, cioè 50mila euro. Ma non potevamo stare senza un tetto sopra la testa.

Uscirete tutti dal contratto con Scalo House?

Tutti tranne uno. Sarà un investitore straniero attirato dalla prospettiva del fantomatico Scalo Farini, di cui non si vede ancora niente… le altre, però, sono famiglie normali che vivono e lavorano a Milano e hanno bisogno della loro casa adesso. Una casa acquistata con i risparmi di una vita e con soldi guadagnati con lavoro, rinunce e sacrifici, ottenuti attraverso dei mutui. Io, ad esempio, potrei già andare a breve in pensione, ma sono costretto a lavorare fino all'ultimo per recuperare.

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