Fiume Po in secca, compare un carro armato tedesco della Seconda guerra mondiale
Sorprese dal Po in secca. L'inverno senza pioggia e la conseguente siccità ha fatto riemergere un carro armato tedesco della Seconda guerra mondiale tra i comuni mantovani di Sermide e Felonica. Una scoperta davvero straordinaria per Simone Guidorzi, direttore del Museo della Seconda guerra mondiale del fiume Po: "Si tratta di una leggenda diventata realtà", come ha rilasciato in un'intervista del Quotidiano nazionale. Leggenda fino a pochi giorni quando la scoperta ha confermato quanto già documentato fino ad ora solo tramite una foto aerea della Raf che risale al 25 aprile del 1945. Dalla fine della guerra alcuni bambini del posto utilizzavano il carro armato come trampolino per i loro tuffi nel fiume. Poi nessuno lo aveva più visto, sommerso dalle acque del fiume. "Lo stavamo cercando già dalla secca del 2003", spiega il direttore del museo.
La scoperta del carro armato non solo conferma che la presenza di carro armati nascosti nel fiume ma anche una secca del Po come questa è un evento storico, almeno dalla Seconda guerra mondiale ad oggi. E a sorprendere ancora di più è che la secca arrivi d'inverno e non a Ferragosto, come anche in questi giorni ha sottolineato Coldiretti. Altre secche, meno importanti, in passato avevano portato a riva elmetti e armi, ovvero materiale dell'esercito tedesco abbandonato per stare più leggeri e passare il Po a nuoto o su una zattera.
Domani arriva la pioggia in Lombardia
Un attimo di respiro dal clima molto secco può arrivare domani quando a Milano e nel resto della Lombardia scenderanno le prime gocce di pioggia che andranno avanti per almeno giovedì e venerdì. Così dopo più di cento giorni di siccità, interrotti solo da una leggera precipitazione il 19 febbraio, la Lombardia di prepara a una seconda metà della settimana con l'ombrello aperto. L'ultima pioggia significativa era stata quella di inizio dicembre, quando a Milano era sceso anche qualche fiocco di neve. "Domani mercoledì 30 marzo arriveranno le prime piogge, ma saranno poco intense su Lombardia, Piemonte e su tutto il settore alpino. Da giovedì invece sono attese piogge più consistenti che si trasformeranno in neve sopra i 1.300 metri di quota". Poi Galbiati precisa: "Purtroppo queste piogge non risolveranno il problema siccità ma almeno daranno un po' di beneficio. Resta comunque il grosso problema della mancanza delle grandi nevicate in montagna che nei prossimi mesi si tradurranno in un mancato apporto idrico".