Firmata l’ordinanza, Lombardia zona rossa dal 17 al 31 gennaio
La Lombardia entra in zona rossa da domenica 17 gennaio fino al 31 gennaio. In attesa di capire cosa accadrà col ricorso preannunciato dal presidente della Regione Attilio Fontana, l'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza firmata oggi, sabato 16 gennaio, mette nero su bianco quello che era già stato anticipato ieri dallo stesso Fontana e dalla riunione della Cabina di regia. "Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus Sars-Cov-2, fermo restando quando previsto dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (il Dpcm, ndr) 14 gennaio 2021, alla Regione Lombardia si applicano le misure di cui all'articolo 3 del medesimo decreto".
Zona rossa: cosa cambia in Lombardia
Zona rossa, dunque, che prevede le restrizioni più severe: negozi e mercati chiusi, con l'eccezione di quelli che vendono generi alimentari ed essenziali (farmacie, parafarmacie, edicole e tabacchi), spostamenti vietati anche all'interno del proprio comune tranne che per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità e con la possibilità di andare a trovare amici e parenti una volta al giorno, nel rispetto degli orari del coprifuoco (in vigore dalle 22 alle 5), all'interno dei confini comunali e per massimo due persone alla volta, esclusi eventuali figli minori di 14 anni o disabili a carico. Resta la norma che consente a chi vive nei comuni con meno di 5000 abitanti di spostarsi in un raggio di 30 chilometri, ma senza poter raggiungere capoluoghi di provincia. Sono sospesi i servizi alla persona, tranne lavanderie, pompe funebri e parrucchieri. Bar e ristoranti restano chiusi: i primi potranno fare l'asporto solo fino alle 18, mentre i secondi potranno lavorare con l'asporto fino alle 22 e a domicilio senza limiti di orario. Infine restano chiuse le scuole medie a partire dal secondo anno e le scuole superiori: didattica in presenza solo per asili, scuole elementari e prima media.
I parametri che hanno spinto la Lombardia in zona rossa
Nell'ordinanza del ministro Speranza si richiamano i parametri che hanno determinato la zona rossa per la Lombardia: "Un'incidenza dei contagi superiore a 50 casi ogni 100mila abitanti e uno scenario di ‘tipo 3' con un livello di rischio alto", ma si richiama anche "l'evolversi della situazione epidemiologica a livello internazionale e il carattere particolarmente diffusivo dell'epidemia da Covid-19". Il presidente Fontana e il neoassessore al Welfare Letizia Moratti parlano di dati vecchi di due settimane, e sono pronti a presentare un "contro report" per ricorrere contro la zona rossa. Ma per ora non resta che adeguarsi, a partire da domani, alle nuove regole.