Fingeva i resi e intascava i soldi, arrestato un commesso dell’Adidas: “Li restituisco, non li ho spesi”
Era un impiegato insospettabile, ma davanti al giudice ha dovuto rispondere dell'accusa di aver avviato un giro di falsi resi nell'outlet Adidas di Monza. Avrebbe intascato almeno 6mila euro in contanti dalla cassa del negozio.
La confessione: "Non so neanche perché l'ho fatto"
L'uomo, un 40enne residente a Giussago, nel Pavese, lavorava da 14 anni per il negozio della multinazionale di abbigliamento sportivo. Incensurato, percepiva uno stipendio di circa 2mila euro al mese e per questi motivi nessuno aveva mai sospettato di lui.
"Mi scuso, ho sbagliato e non so neanche perché l'ho fatto", ha confessato l'uomo al giudice. "Non ho vizi, ho un lavoro sicuro e una casa dove convivo e per cui sto pagando il mutuo". La storia sarebbe iniziata quattro mesi fa con un errore alla cassa: "Ho visto che per i resi a causa di un meccanismo sbagliato usciva uno scontrino e si apriva il cassetto dell’incasso e da allora non so perché ogni tanto l'ho rifatto e ho preso dei contanti. Ma dopo l'arresto ho spontaneamente consegnato i 5.900 euro che avevo a casa, non li ho mai spesi né nascosti".
Le anomalie nei dati dei resi
All'interno del punto vendita brianzolo è possibile restituire la merce acquistata e ricevere un rimborso in contanti. Il dipendente seguiva proprio questo modalità per inscenare dei falsi resi e incassare i soldi senza essere tracciato.
I responsabili del catena si erano insospettiti per l'ampia differenza tra il dato dei resi in Italia e quelli del negozio di via Monte S. Primo. Se tra tutti gli store Adidas presenti nel nostro Paese la percentuale della merce restituita è del 2 per cento, in quello di Monza era pari al 7 per cento.
I carabinieri della stazione di Muggiò, allertati dall'azienda, hanno iniziato le indagini per accertare i motivi di questa discrepanza. Grazie alle immagini registrate dai militari all'interno del negozio il 40enne è stato immortalato mentre intascava i contanti presi dal registratore di cassa. Il legale dell'azienda ha avanzato l'ipotesi che la cifra sottratta dalla cassa potrebbe essere anche più alta di quanto accertato dai Carabinieri. Intanto, la somma già quantificata è stata sequestrata e restituita ad Adidas.
Il processo inizierà a novembre
Il dipendente è stato arrestato in flagranza di reato con l'accusa di furto aggravato. Nella mattinata del 6 settembre è stato condotto in tribunale a Monza dove ha confessato. La Procura aveva chiesto la convalida dell'arresto e l'obbligo di firma in attesa del giudizio, ma il giudice ha deciso di rimetterlo in libertà in attesa del processo che inizierà a novembre. La difesa del 40enne ha annunciato che chiederà il patteggiamento o il processo con rito abbreviato.