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Finge un rapimento per estorcere soldi ai genitori: “Volevo fare come Lapo a New York”

Un 35enne di Seregno, con la complicità di due uomini, ha inscenato un finto rapimento per estorcere soldi ai suoi genitori. Quando i carabinieri lo hanno smascherato ha detto: “Volevo fare come Lapo a New York”
A cura di Francesco Loiacono
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Ha finto di essere stato rapito per cercare di estorcere soldi ai genitori. E una volta scoperto, un 35enne di Seregno, in provincia di Monza e Brianza, si è giustificato davanti ai carabinieri dicendo di voler fare "come Lapo a New York". Il riferimento è alla vicenda che vide protagonista il rampollo della famiglia Agnelli nel 2016, quando Lapo Elkann venne accusato di aver inscenato un rapimento per chiedere dei soldi alla famiglia. Nel caso di Lapo, le accuse vennero fatte cadere e il giovane manager venne completamente scagionato dopo qualche mese.

Chissà invece cosa accadrà nel caso del 35enne di Seregno. È iniziato tutto con una telefonata nella quale il figlio, con voce disperata, ha comunicato ai due genitori sessantenni di essere nelle mani di due persone di origine calabrese che lo stavano minacciando. Nelle telefonate che si sono poi succedute una dopo l'altra, il figlio ha spiegato che doveva un'ingente somma di denaro ai due e, per rendere più verosimile le minacce, in una ulteriore telefonata ha preso la parola proprio uno dei due sedicenti rapitori, che ha minacciato direttamente i genitori dicendo loro che, se non avessero consegnato 1.500 euro in contanti, non avrebbero rivisto il figlio tutto intero.

I carabinieri hanno seguito i genitori e hanno smascherato i finti rapitori

I genitori si sono allarmati, ma hanno subito chiamato i carabinieri. Erano infatti a conoscenza dei problemi di tossicodipendenza del figlio e hanno subito pensato che quella strana richiesta fosse legata ai suoi problemi con la droga. I militari dell'Arma hanno organizzato un servizio di pedinamento in borghese: hanno seguito i genitori mentre si recavano presso uno sportello Bancomat di Seregno a prelevare il contante richiesto e, lì vicino, hanno fermato il figlio. Dopo averlo interrogato inutilmente sull'effettiva presenza dei rapitori, hanno individuato nei paraggi un'auto con a bordo due uomini di 38 e 49 anni, entrambi noti alle forze dell'ordine per via dei loro precedenti in materia di stupefacenti. Dalla perquisizione della vettura è saltato fuori il telefonino del 35enne, segno della partecipazione dei due al "piano" messo a punto dal giovane, o dai suoi sedicenti rapitori, per estorcere denaro ai genitori del 35enne. Per tutti e tre i protagonisti della vicenda, dopo un breve passaggio in caserma, è scattata una denuncia a piede libero per violenza privata e procurato allarme in concorso.

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