Fine del Ramadan a Milano, oltre diecimila festeggiano dalla Martesana alla Barona

Una giornata di grande festa per la comunità musulmana di Milano. Sono stati infatti oltre diecimila i fedeli che si sono radunati nelle periferie cittadine per celebrare insieme la fine del Ramadan, il digiuno religioso che commemora la prima rivelazione del Corano a Maometto: secondo in numeri della Questura sono stati 5mila i presenti in preghiera collettiva al parco della Martesana, nella zona nord est della città, mentre altri 6mila si sono ritrovati all'interno del campo sportivo di via De Nicola alla Barona e in via Iseo; ancora 2.500 musulmani, invece, hanno scelto l'area di via Bovisasca.
Una domenica di festeggiamenti che, però, è stata animata anche dalle polemiche dei consiglieri della Lega, che hanno annunciato un’interrogazione in Comune. "Centinaia di islamici hanno occupato il Parco Martesana per festeggiare la festa di fine Ramadan, col canto del muezzin che è partito alle 7.30 mentre il quartiere stava dormendo. L'area verde è stata trasformata in una grande moschea a cielo aperto. Il Comune ne era a conoscenza?", scrive in accordo con il capogruppo Samuele Piscina l'eurodeputata della Lega Silvia Sardone, che ha recentemente puntato il dito contro la cena di fine Ramadan organizzata in piazza Duca d'Aosta con il patrocinio di Palazzo Marino (definendola "Un inchino all'Islam"), posizione da cui si è dissociata anche Forza Italia. "Stando ai racconti dei residenti non c'era l'ombra dei vigili. Anche alla Barona il traffico in via De Nicola è collassato a partire dalle 6 di mattina. Qualunque cittadino che organizzi un evento senza chiedere il permesso viene giustamente punito, per i musulmani a Milano valgono altri codici? Beppe Sala lo spieghi ai milanesi".
Tutto il contrario dell'arcivescovo Mario Delpini, che invece, due giorni fa, ha inviato un messaggio d’auguri tradotto in arabo a tutti i rappresentati delle circa comunità musulmane presenti a Milano. "La condivisione di un tempo di digiuno e di preghiera – noi nel periodo della Quaresima, voi nel mese di Ramadan – è l'occasione per ritrovare le comuni radici del dialogo e della fratellanza e per testimoniare gli uni agli altri, e alla società milanese e lombarda, il primato di Dio nelle nostre esistenze, insieme alla gioia che scaturisce dal vivere fedeli a Lui e alla Legge che ci ha donato", recitava il testo. "Le nostre religioni ci ricordano che, per fermare l'odio e i conflitti, l'arma migliore è la misericordia di Dio".