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Finanziavano il Novara calcio con il traffico illecito di rifiuti: come funzionava l’organizzazione criminale

Un’operazione del Nucleo Operativo Ecologico Carabinieri di Milano ha permesso di svelare un traffico illegale di rifiuti i cui proventi transitavano su conti di società italiane ed estere: l’organizzazione criminale ha riciclato parte dei soldi nell’acquisto del Novara Calcio.
A cura di Giorgia Venturini
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Sono costate quasi 800mila euro le quote del Novara Calcio spa acquistate da alcuni esponenti di un'associazione criminale attiva nel mercato illegale del traffico di rifiuti. A possedere l'80 per cento del capitale sociale della squadra di serie C era la società tedesca TM Commodites Gmbh riconducibile a Maurizio Rullo, dal novembre del 2019 all'agosto del 2021 il presidente del Consiglio di amministrazione del Novara Calcio.

Come spiegano gli atti della Procura, il finanziamento per l'acquisto del Novara Calcio partivano dal conto della società con le causali "acquisto quote" e "finanziamenti soci". Una normale operazione di mercato? Sì, se non fosse però che la Procura di Milano ha svelato che i soldi usciti dai conti correnti della società tedesca erano i proventi del traffico illecito di materiale ferroso attivo in Italia e all'estero.

Maurizio Rullo faceva parte dell'associazione a delinquere nonché era l'ideatore e il promotore del traffico di rifiuti illegali realizzato attraverso un giro vorticoso di false fatturazioni ed attività di riciclaggio. Era lui a delineare le modalità di esecuzione e fornire agli associati direttive sul recupero dei rifiuti speciali ferrosi provenienti dal mercato "nero". Tutto servendosi di più società italiane e straniere. Ma come funzionava il giro di affari illegali dal valore di milioni e milioni di euro e come è stata coinvolta la società di calcio?

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Il traffico illegale di materiale ferroso

L'operazione denominata Black Steel, condotta dal Nucleo Operativo Ecologico Carabinieri di Milano e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano e dal personale Europol e dalla polizia tedesca, ha permesso di svelare un traffico illegale di rifiuti i cui proventi transitavano su conti di società italiane ed estere, tra cui quella tedesca di Maurizio Rullo, per essere "ripuliti" e rinvestiti in ulteriori attività, sia lecite che illecite. L'operazione ha portato all'arresto di 18 persone.

L'organizzazione criminale avrebbe gestito illecitamente considerevoli volumi di rifiuti speciali anche pericolosi. Nel dettaglio, tra gennaio 2020 e marzo 2021 circa 6.500 tonnellate di rifiuti provenienti dal trattamento e recupero di cavi impregnati di olio, di catrame di carbone o di altre sostanze pericolose sarebbero stati ritirati da un impianto di trattamento rifiuti di Arcisate, in provincia di Varese.

L'organizzazione ha classificato i rifiuti però come "non pericolosi" senza mai però aver eseguito le corrette procedure: tutto era documentato con falsi certificati di analisi al fine di far rientrare il materiale nella così detta "lista verde". Tutto servendosi anche di una fitta rete di false fatture.

Parte dei proventi illeciti finivano nelle casse della TM Commodites Gmbh. A questo punto i membri dell'associazione facevano rientrare le somme di denaro in Italia prelevando contante, anche fino a 900mila euro al giorno, oppure eseguendo bonifici. Così il denaro veniva reimpiegato nel traffico illecito di rifiuti o, una volta "ripulito", reinvestito in altre attività, tra le quali l’acquisto di una squadra di calcio piemontese militante in serie C, il Novara Calcio spa, poi rivenduta prima di essere sottoposta a fallimento.

L'acquisto e la vendita del Novara Calcio

Dietro all'acquisizione del Novara Calcio c'era Giovanni Sampino, amministratore della T.M Commodites Gmbh dal 2018 al 2021: era anche lui delegato a operare sui conti della società, dai quali ha effettuato prelievi in contanti per un valore complessivo di 40 milioni di euro.

La Procura relativo all'acquisto della società calcistica ha riconosciuto solo gravi indizi di colpevolezza a carico dell'amministratore Sampino e non di Maurizio Rullo. Stando a quanto si legge negli atti della Procura, Sampino è responsabile dell'impiego "di somme di denaro derivanti da pagamenti di fatture per operazioni inesistenti nella citata società sportiva". Questo "costituisce certamente un trasferimento di somme idoneo a dissumularne la natura illecita".

Nel 2021 in una intercettazione telefonica si sente Sampino e Rullo parlare della vendita del Novara Calcio: con i soldi ottenuti avrebbero poi pagato alcuni creditori. Questo dimostra i collegamenti e gli affari tra i due indagati e che la società era pronta ad essere ventura due anni fa per evitare il fallimento.

Il ruolo di Marcello Cianci nel Novara Calcio

Nell'acquisto del Novara Calcio non risulta coinvolto l'altro stretto collaboratore di Rullo, Marcello Cianci. Gli inquirenti hanno riconosciuto però anche in quest'ultimo il ruolo di promotore e organizzatore dell'associazione, nonché appunto stretto collaboratore di Maurizio Rullo.

Lo stretto rapporto tra Rullo e Cianci è stato dimostrato dagli investigatori dal passaggio della carica di presidente del Novara Calcio. Ma c'è di più: Cianci tramite la sua azienda RMC srl/spa, di cui è stato amministratore unico dal 16 febbraio 2015 al 22 marzo 2021, aveva stipulato un contratto di sponsorizzazione con la società calcistica. L'azienda rientravi nel giro di affari illegali. L'indagato poi si era dimesso dalla carica di presidente dopo essere stato denunciato per ricettazione dalla Guardia di Finanza di Locri per essere stato sorpreso in possesso di 200mila euro. 

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