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Film no vax proiettato a Codogno, il sindaco: “Surreale, andate al cimitero a vedere le vittime”

L’iniziativa da parte del partito politico “contro la dittatura sanitaria” Forza del Popolo. “Bisogna avere rispetto di un territorio che ha sofferto”, ha detto il sindaco Francesco Passerini. “Certe cose fanno male”
A cura di Francesca Del Boca
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È successo proprio lì, dove tutto è cominciato. L'hanno chiamato "la Wuhan d'Italia", il piccolo paese del Lodigiano dove venne individuato il famoso "paziente zero", il primo diagnosticato Covid che diede inizio alla lunga fase del lockdown e dei lutti. E proprio a Codogno oggi è stata proiettata una pellicola no vax, durante una rassegna organizzata dal partito politico "contro la dittatura sanitaria" Forza Del Popolo a Palazzo Soave. "Surreale", è il commento del sindaco Francesco Passerini. "Certe cose fanno male, bisogna avere rispetto di questo territorio".

Il documentario contro i vaccini anti Covid-19

Il film si chiama "Invisibili", ed è un documentario sugli effetti avversi dei vaccini anti Covid attraverso le testimonianze di pazienti, medici, avvocati e professionisti, che si servono di casistiche e numeri già ritenuti poco affidabili. Censurato da YouTube, dove aveva guadagnato centinaia di migliaia di visualizzazioni, è stato proiettato in diverse città d'Italia. Nel mirino del girato anche i tanto discussi provvedimenti governativi come Green pass, obbligatorietà del vaccino, chiusure anti contagio. 

"Bisogna avere rispetto di un territorio che ha sofferto"

"Giustamente non si può vietare l’iniziativa di un partito politico, ma il Comune non ha dato nessun tipo di sostegno all’evento", ha detto a Il Cittadino il sindaco Francesco Passerini, in trincea fin dai primissimi momenti del contagio in Italia. "Si sono definiti “verificazionisti”. A Codogno, per verificare, basta andare al cimitero e leggere le date sulle tombe per capire che periodo è stato. Mi sembra una cosa surreale, certe affermazioni fanno male. Ognuno può dire la propria opinione, però credo che bisogna avere rispetto. Soprattutto di chi ha sofferto, soprattutto in questo territorio".

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