Filippo De Bellis, candidato a 26 anni in Lombardia: “La Lega deve aprirsi ai diritti civili, anche Lgbt+”
"Quanti consiglieri regionali under 30 ci sono nel palazzo della Regione? Zero. C'è bisogno di un rinnovamento della classe politica, ora". Lo sostiene a gran voce Filippo Marco De Bellis, che a 26 anni è tra i più giovani candidati consiglieri (e già consigliere a Milano) alle prossime regionali in Lombardia del 12 e 13 febbraio nella lista della Lega, in sostegno al governatore uscente Attilio Fontana. Le sue priorità? "Sicurezza, ambiente, lavoro e diritti civili".
Partiamo dall'inizio. Cosa si può fare di più e di diverso, per quanto riguarda le politiche giovanili in Lombardia?
Ci vogliono proposte concrete innovative, non massimi sistemi. Quelle a cui sto lavorando io riguardano, ad esempio, gli studenti universitari: l'Italia è al penultimo posto in Europa per numero di laureati, il 42 per cento degli alunni abbandona gli studi prima della laurea e il 30 per cento di loro lo fa per ragioni economiche.
Regione Lombardia è già al loro fianco e si è impegnata con borse di studio per 68 milioni di euro. La mia proposta migliorativa è quella di prevedere un prestito sull'onore fino a 18mila euro, rivolto a studenti meritevoli con Isee familiare inferiore a 20mila euro lordi annui.
Come potrebbe funzionare questo prestito d'onore?
L'ho pensata così: 3mila euro il primo anno per studenti con votazione alle superiori di 100/100, in Lombardia sono l'8,2 per cento. Poi altri 3mila euro all'anno per chi mantiene una media universitaria di almeno 28/30.
Succede già in molte università americane: il prestito dovrà essere poi restituito, senza alcun tipo di interesse, entro il 35esimo anno di età. Ma non ci sono solo gli studenti. Penso anche ai giovani lavoratori.
Quale potrebbe essere una proposta per i giovani lavoratori in Lombardia?
Ho pensato a un ufficio permanente in Regione che sia un punto di incontro tra aziende e giovani imprenditori: un intermediario tra gli investitori e chi ha in mente una start up, che possa anche assistere il giovane dal punto di vista burocratico. Si tratta di rendere più semplice la costruzione di un'impresa, in maniera semplice e a basso costo.
Passando ad altri temi, ed eventualmente ad altre idee concrete, quali sono le tematiche da mettere al primo posto in questa regione?
Un tema molto sentito in Lombardia e a Milano è quello della sicurezza. Io propongo di prevedere più forze dell'ordine e vigilantes all'interno di stazioni ferroviarie e treni, così come di prevedere nei Comuni sopra i 50mila abitanti una figura intermediaria tra cittadini e istituzioni.
Si potrebbe installare una targhetta fuori dai condomini di un nome (un addetto comunale, un vigile di quartiere, una figura pubblica) che raccolga tutte le segnalazioni e problematiche delle persone: dalla violenza domestica alla buca in strada sotto casa. È un ruolo che dovrebbero rivestire i consiglieri di municipio, sì, ma spesso i cittadini non sanno a chi rivolgersi.
Un altro tema su cui la Lega si è spesa tanto, poi, è quello ambientale. Solo che non siamo stati in grado di comunicarlo.
Il tema ambientale è in cima alla lista della Lega?
Facciamo la battaglia alle automobili, ma l'80 per cento dell'inquinamento a Milano è dovuto alle caldaie. Perché non prevedere allora un bonus a fondo perduto, o credito d'imposta, per l'efficientamento energetico nei condomini?
Così si potrebbero trasformare le vecchie caldaie a gas in caldaie a condensazione. Il tema dell'ambiente riguarda tutti noi, è fondamentale.
La Lega, intanto, sta perdendo consensi. È questo il modo per recuperarli?
Dobbiamo ampliare le vedute del partito. Dobliamo comunicare meglio i temi in cui ci siamo spesi tanto o che riguardano tutti noi, non devono essere un'esclusiva e una priorità solo della sinistra.
Perché la Lega è stato il partito meno votato dai giovani tra i 18 e i 34 anni? Per questo motivo. Io mi sono sempre impegnato molto sul fronte dei diritti civili, ad esempio.
Quali diritti civili?
Può essere la condizione delle donne dell'Afghanistan e dell'Iran, come possono essere i diritti delle coppie omosessuali o della comunità Lgbtq. Io, personalmente, sono favorevole al matrimonio tra coppie dello stesso stesso.
L'adozione non la escludo, ma sono pronto a discuterne. Insomma, bisogna entrare nel merito di ogni questione, aprirci, parlare. Immagino una Lega innovativa, una Lega giovane che si apra a tutti i temi e al dibattito, senza più chiusure e i vecchi tabù. Dobbiamo cercare di parlare di tutti i temi, con le nostre idee e le nostre proposte.