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Filarmonica alla Scala, rinviata a febbraio l’apertura della stagione

Dopo la cancellazione della prima della Scala del 7 dicembre anche la Filarmonica della Scala ha cancellato tutti i concerti durante l’inverno posticipando l’inaugurazione della stagione 2020/2021 a febbraio 2021. Il concerto di apertura era previsto per il 14 dicembre: i biglietti dei concerti dei prossimi mesi saranno tutti rimborsati.
A cura di Chiara Ammendola
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La filarmonica alla Scala
La filarmonica alla Scala

Anche la stagione autunnale della Filarmonica alla Scala salta: in una nota diffusa quest'oggi il Consiglio di Amministrazione ha fatto sapere che la data d’inaugurazione della Stagione di Concerti 2020-2021, prevista per il 14 dicembre è stata posticipata.

"L’apertura del nuovo ciclo di concerti, definito nei programmi e pronto per essere annunciato, è rimandata a febbraio. – spiega in una nota il neo insediato Consiglio di Amministrazione della Filarmonica della Scala operativo da lunedì scorso – la data del concerto inaugurale, e il calendario completo, saranno comunicati a gennaio insieme alle modalità di rinnovo degli abbonamenti e acquisto dei biglietti". La nota proseguendo spiegando che sono in fase di studio iniziative e progetti per poter raggiungere il pubblico in questa seconda fase dell’emergenza Covid, come già avvenuto nella scorsa primavera. Il Consiglio di Amministrazione è stato eletto il 30 ottobre dall'Assemblea dei Soci e ha conferito gli incarichi di Presidente a Maurizio Beretta e Vicepresidente a Damiano Cottalasso. Il Coordinamento Artistico è composto da Renato Duca, Daniele Morandini e Gabriele Screpis.

Solo qualche giorno fa la notizia che l'emergenza ha fatto Coronavirus ha fatto saltare la Prima della Scala, almeno nelle sue forme tradizionali. Il CdA ha infatti deciso di annullare la Lucia di Lammermoor, l'opera che avrebbe dovuto aprire la nuova stagione alla Scala, in scena la sera del 7 dicembre, giorno di Sant'Ambrogio. La decisione è stata preso in seguito all'entrata in vigore del nuovo Dpcm e all'istituzione di una zona rossa nell'intera regione Lombardia: per i vertici del teatro "non esistono le condizioni per provare e realizzare una produzione aperta al pubblico e di livello e con le caratteristiche richieste per un'inaugurazione di Stagione". Soprattutto dopo che negli ultimi giorni è cresciuto il numero di coristi e musicisti positivi al tampone, 21 in tutto, costringendo anche i colleghi alla quarantena.

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