Rapinano e minacciano con una bottiglia il figlio di Salvini: arrestati due ragazzi
Sono stati arrestati i due presunti responsabili della rapina ai danni di Federico Salvini, figlio del vicepresidente del Consiglio e ministro per le Infrastrutture, Matteo Salvini. Si tratta di due ragazzi di 21 e 26 anni. Gli agenti della Questura hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere che era stata richiesta dalla pubblico ministero Barbara Benzi e firmata dal giudice per le indagini preliminari Domenico Santoro.
La rapina risale allo scorso 23 dicembre 2022 ed è avvenuta in via Jacopo Palma. I due lo avrebbero avvicinato con la scusa di una sigaretta, minacciato con un coccio di bottiglia e lo avrebbero rapinato. Al 19enne sono stati portati via il cellulare e i soldi che aveva nel portafogli.
Sulla base di quanto ricostruito dalla Squadra Mobile, diretta da Marco Calì, dopo aver commesso la rapina i due presunti responsabili sarebbero entrati in un negozio di un parrucchiere che si trovava poco distante dal luogo in cui era stato commesso il fatto.
Il cellulare ritrovato da un commerciante
Il telefono, all'insaputa del titolare, era stato nascosto sotto un divano. Il giorno successivo, la coppia è tornata in negozio pretendo di riavere il cellulare. Il gestore ha riconosciuto i due e, intuendo che l'oggetto che tanto desideravano, fosse lo stesso che era stato portato via al 19enne, ha fotografato i ragazzi, ha tenuto il cellulare e chiamato la polizia. I ventenni si sono così dati alla fuga.
Dalle indagini è stato possibile ricostruire la dinamica del fatti: il 21enne, che sarebbe stato anche riconosciuto dalla vittima, avrebbe avvicinato il ragazzo con la scusa di una sigaretta e poi lo avrebbe rapinato. Il 26enne avrebbe avuto "il ruolo di palo".