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Figlia 14enne di genitori separati è no vax come la madre, giudice: “È disinformata, deve vaccinarsi”

Il giudice del Tribunale di Milano ha deciso che una ragazzina di 14 anni dovrà vaccinarsi nonostante la minore abbia appoggiato la scelta della madre no vax.
A cura di Giorgia Venturini
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La ragazza di 14 anni non ha avuto una informazione adeguata e per questo dovrà vaccinarsi contro il Covid. Lo ha deciso la sezione Famiglia del Tribunale civile di Milano che ha emesso una sentenza a favore del padre: davanti al giudice si sono presentati i due genitori, la madre contraria al vaccino, e il padre a favore. La figlia, a differenza di tanti precedenti casi in cui i figli si opponevano a genitori no vax, si era schierata dalla parte della madre e si era subito opposta alla somministrazione del vaccino. A rivolgersi al giudice – come riporta Luigi Ferrarella sul "Corriere della sera" – sono stati i servizi sociali di un Comune nel Milanese: a loro la minore era stata affidata anni prima. Ma quando gli assistenti sociali sono stati costretti a decidere sul vaccino hanno preferito discutere la cosa in Tribunale dal momento che si tratta di una vaccinazione non obbligatoria.

Giudice: Decisione troppo delicata per essere valutata da una ragazzina

Ora è arrivata la sentenza del giudice che ha deciso di non assecondare le volontà della giovane perché si percepisce una troppo "stretta correlazione con la volontà della madre". Quanto riporta la sentenza e il Corriere della Sera, la ragazza "si ritiene non abbia avuto una adeguata informazione". E così la 14enne non può esprimersi senza aver fatto una ricerca approfondita. Secondo il tribunale una scorretta informazione arriva dalla madre: la donna non ha considerato tutte le "evidenze scientifiche a livello nazionale ed internazionale che hanno accertato l’assoluta efficacia e la sicurezza della vaccinazione". Il giudice poi fa riferimento all'appello lanciato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo scorso 28 luglio che ha parlato della vaccinazione come di un dovere morale e civico. Ma ancora: la decisione dei giudici si basano soprattutto sulle questioni mediche, "troppo complesse e delicate per essere valutate da una ragazzina di 14 anni. Così alla fine è arrivata la sentenza: è stato autorizzato il padre ad assumere, in autonomia e in assenza del consenso materno, ogni decisione relativa alla vaccinazione anti Covid". Spetta ora al padre informare la figlia sull'importanza dei vaccini, magari facendola parlare con medici e persone esperte. L'obiettivo sarà quello di tranquillizzare la minore che dovrà poi sottoporsi alla vaccinazione.

Ragazzino di 12 anni contro il padre no vax

Solo pochi giorni fa un altro giudice aveva dato ragione a un ragazzino di 12 anni, consentendogli, previo consenso della madre, di vaccinarsi contro il Covid nonostante il parere contrario del padre. Anche in questo caso come aveva riportato il Corriere della Sera il giudice aveva deciso a seguito di una causa tra genitori separati: il diverbio tra i due, nonostante la causa dell'affidamento era stata tranquilla, era scoppiato a seguito della pandemia e con l'arrivo della scelta di doversi vaccinare oppure no. La madre era favorevole a far immunizzare il figlio e il papà che invece, da quanto detto durante un'udienza e sulla base delle parole del figlio, è risultato essere un "no vax". La discussione si era conclusa con il giudice che ha dato ragione al ragazzino di 12 anni che intendeva vaccinarsi contro il Covid.

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