Fiera di Milano, hangar di Linate, palestre: dove si faranno i vaccini in Lombardia
Dove saranno vaccinati i lombardi nella fase due della campagna, che coinvolgerà 700mila over 80, circa due milioni di persone tra 60 e 79 anni e migliaia di malati cronici fragili? E dove si svolgerà la fase successiva, estesa a circa 6 milioni di lombardi? La domanda è importante e la risposta va trovata con urgenza, dal momento che il neo coordinatore delle vaccinazioni, Guido Bertolaso, ha annunciato che se ci saranno le dosi si potrà coprire tutta la Lombardia entro giugno.
Il piano di Regione Lombardia è ancora da definire. L'assessore al Welfare Letizia Moratti, però, intervenendo di fronte al Consiglio regionale ha spiegato che saranno prese in considerazione quattro tipologie di formati, in ordine di dimensione e capacità. Spazi "molto grandi" come un padiglione della Fiera di Milano e uno degli hangar messi a disposizione nell'aeroporto di Linate (ma potrebbe essere fatta la stessa cosa anche a Malpensa). Sarebbero grandi hub da 13.500 metri quadri ipotizzati, con 216 medici, 236 operatori sanitari e 150 amministrativi, in grado di lavorare al ritmo di 16.500 vaccini al giorno.
Gli spazi "grandi", come palazzetti e arene da circa 6000 metri quadri, potrebbero ospitare 12o medici e 130 sanitari, per macinare fino a 9mila vaccini al giorno. Nelle città potrebbero poi essere usati auditorium, teatri e centri congressi. Spazi "medi" da circa 3700 mq dove una settantina di medici e operatori potrebbero somministrare 5.500 vaccini al giorno.
Per raggiungere la popolazione in modo più capillare, possibile anche l'utilizzo di spazi più piccoli. L'esempio fatto è quello delle palestre delle scuole, ma potrebbero anche essere altre strutture segnalate dai sindaci. Qui 13 medici e 14 sanitari potrebbero fare 800 vaccini al giorno.
"Prevediamo strutture molto grandi sul tipo di un'ala del padiglione Fiera e una serie di strutture modulari", ha confermato Bertolaso, mentre altre sono in corso di identificazione e "abbiamo chiesto ai sindaci di proporre spazi".
Bertolaso non vuole sentire parlare di parallelismi tra la campagna vaccinale anti covid e la realizzazione dell'ospedale alla Fiera di Milano in primavera. "Stiamo parlando di pere e mele" ha detto rispondendo in conferenza stampa. "Quello doveva rispondere a un'esigenza specifica per la seconda ondata, ed era un'iniziativa comunque, seppur voluta dalla Regione, realizzata con fondi privati" mentre "qui è un'operazione di carattere nazionale, istituzionale".