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“Fiamme dal motore destro”: cosa si sono detti il pilota e la torre di controllo di Linate

Poco dopo l’impatto con un uccello nella fase finale del decollo il pilota dell‘aereo AZ1765 di Ita partito da Milano Linate e diretto a Palermo ha avviato la procedura di emergenza. Ecco cosa ha comunicato alla torre di controllo.
A cura di Giorgia Venturini
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"La Torre di controllo ci ha comunicato che subito dopo la partenza ha visto fiamme dal motore destro. Il motore è spento, noi abbiamo sentito un rumore molto forte. Abbiamo visto chiaramente un uccello entrare nel motore. Ci confermate che la pista è pulita?". "Confermo: siete già autorizzati all'atterraggio". Avviene con assoluta tranquillità e con altissima professionalità lo scambio di parole tra il pilota dell‘aereo AZ1765 di Ita partito da Milano Linate e diretto a Palermo e la torre di controllo. In pochi secondi il pilota racconta quello che gli è stato comunicato e cosa ha visto. Con tranquillità poi chiede il permesso per il rientro all'aeroporto di Linate. Permesso concesso subito.

Le fiamme nel motore e il rientro all'aeroporto

È giovedì 12 maggio poco dopo mezzogiorno quando un aereo Airbus A320 di Ita Airways poco dopo il decollo è costretto a chiedere un atterraggio d'emergenza. L‘aereo AZ1765 con direzione Palermo poco dopo il decollo da Milano Linate ha impattato in volo con uno stormo di uccelli. Il fumo uscito dal motore e le fiamme viste anche dal personale di terra ha fatto scattare le procedure di emergenza: il pilota a bordo ha provveduto immediatamente allo spegnimento del motore destro – quello che ha impattato con l'uccello – e ha chiesto l'immediato ritorno all'aeroporto. Immediatamente i decolli sono stati sospesi per eseguire tutti gli accertamenti del caso, mentre alcuni voli sono stati dirottati sugli aeroporti di Malpensa e Orio Al Serio. Nella comunicazione registrata tra il pilota e la torre di controllo si sentono varie comunicazioni e avvio delle procedure di emergenza. Si parla in parte in Italia e in parte in inglese. Da entrambe le parti però c'è l'assoluta tranquillità, segno che tutto il personale – sia di terra che di volo – è addestrato e pronto a risolvere qualsiasi tipo di emergenze.

Come funzionano le procedure di emergenza

A spiegare a Fanpage.it come funzionano queste procedure di emergenza è il Generale ora in pensione Carlo Landi, già comandante del Reparto Sperimentale Volo dell'Aeronautica militare e qualificato in sicurezza volo e investigazione incidenti. "Dopo l'impatto tra aereo e volatili i piloti hanno deciso di spegnere il motore destro, comunicandolo alla torre di controllo. Il pilota ha visto l'uccello arrivare e abbattersi sul muso dell'aereo, solo dopo il volatile è entrato nel motore. Quando l'equipaggio ha avvertito il colpo prodotto dal malfunzionamento della turbina ha provveduto a ‘isolare' il motore spegnendo e chiudendo il carburante. Ricordiamo che i motori aeronautici sono costruiti e collaudati per resistere a questi tipi di situazioni". Subito la decisione di rientrare in aeroporto a Linate: "Quando si perde un motore il pilota ha nella maggior parte dei casi la potenza necessaria e tempo sufficiente per tornare in aeroporto e atterrare. I piloti – come si sente nella comunicazione via radio – hanno agito con grande professionalità. Il modo di parlare del controllore e del pilota dimostra che la situazione è sempre sotto il loro controllo. Il pilota sa esattamente cosa sta accadendo e conosce le alternative che può attuare. Tutti sono ben addestrati", conclude il Generale Landi.

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