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Festa a Passirano, il parroco don Gigi Guerini torna a casa dopo 5 mesi col Coronavirus

Dopo un calvario lungo 5 mesi don Luigi Guerini, parroco di Passirano, Monterotondo e Camignone nel Bresciano, è tornato a casa. “Ho rischiato di morire almeno cinque volte”, ha detto il sacerdote, che è stato accolto da uno striscione con la scritta “Bentornato”: “Tutta la comunità gioisce e augura al nostro amato parroco un completo recupero! Forza Don Gigi!”, ha scritto l’amministrazione comunale di Passirano su Facebook.
A cura di Francesco Loiacono
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Don Luigi Guerini (Foto dalla pagina Facebook del Comune di Passirano)
Don Luigi Guerini (Foto dalla pagina Facebook del Comune di Passirano)

Una foto mentre si affaccia sorridente dal balcone, dietro uno striscione con la scritta "Bentornato". Così il Comune di Passirano, in provincia di Brescia, ha voluto salutare il ritorno a casa del proprio parroco, don Luigi Guerini, guarito dal Coronavirus dopo un calvario durato cinque mesi. "Condividiamo con piacere l'immagine di Don Gigi, tornato in famiglia dopo 5 mesi e mezzo di ospedale – ha scritto l'amministrazione sulla propria pagina ufficiale di Facebook -. Tutta la comunità gioisce e augura al nostro amato parroco un completo recupero! Forza Don Gigi!".

Don Gigi: Ho rischiato di morire almeno cinque volte

La storia di don Gigi è, allo stesso tempo, un simbolo di speranza ma anche un monito per tutti quelli che sottovalutano la forza del virus o, peggio ancora, ne negano l'esistenza inseguendo fantomatici complotti. Il parroco di Passirano, Monterotondo e Camignone ha iniziato a stare male ai primi di marzo. All'inizio sembravano sintomi simili a un'influenza, ma le sue condizioni sono poi improvvisamente peggiorate e il 13 aprile il prete è stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale San Gerardo a Monza, dove è rimasto per oltre un mese.

Al quotidiano locale "Il Giornale di Brescia" il parroco, 62 anni, ha detto di aver rischiato di morire "almeno cinque volte": ha subito un arresto cardiaco, un blocco renale e un'emorragia intestinale che ne hanno messo a dura prova il fisico, che è riuscito però a resistere alle conseguenze di un virus subdolo e resistente: "Sono l’esempio vivente di come, ancora oggi, i miracoli possano accadere", ha detto don Luigi che lunedì è finalmente tornato, dimagrito di 22 chili, nella casa familiare di Marone. Dovrà restare in casa ancora qualche giorno, limitandosi a salutare dal balcone tutti coloro che stanno passando a salutarlo e lo attendono con affetto nella sua parrocchia.

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