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Fermato il presunto assassino di Anselmo Campa: è l’ex compagno 25enne della figlia, ha confessato

Un giovane di 25 anni, ex compagno della figlia, è stato arrestato con l’accusa di aver ucciso l’imprenditore bergamasco Anselmo Campa. Il ragazzo ha confessato.
A cura di Filippo M. Capra
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Nella notte i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando di Bergamo hanno fermato il presunto assassino di Anselmo Campa, l'imprenditore trovato morto in una pozza di sangue nel suo appartamento in centro a Grumello del Monte. Si tratta di un ragazzo di 25 anni, ex fidanzato della figlia di Campa, Federica. Già interrogato dai militari in nottata, è stato trasferito in carcere su ordine del pubblico ministero che indaga sulla vicenda, la dottoressa Maria Esposito.

Fermato un 25enne per l'assassinio di Anselmo Campa

La svolta nelle indagini è arrivata grazie alla visione delle immagini registrate dalle videocamere di sorveglianza della zona. I carabinieri hanno poi ascoltato i parenti della vittima e i suoi vicini, delineando un quadro della vicenda che fornisse indicazioni utili per ricostruire le ultime ore di vita dell'imprenditore. Il suo cadavere è stato rinvenuto riverso a terra nella serata di mercoledì 20 aprile e presentava diversi colpi alla testa. Da subito i carabinieri hanno avviato un'indagini con l'ipotesi di omicidio ma senza iscrivere alcun nome tra la lista dei sospettati. Si pensava, nelle prime ore dopo il delitto, che potesse essere stata una rapina finita male.

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Il giovane ha confessato l'omicidio

Dopo le analisi però i militari hanno appurato che la vittima conoscesse l'assassino, in quanto la porta di casa era aperta e dall'abitazione non mancava nulla. Interrogato dagli inquirenti, il giovane – seguito dagli investigatori nelle ore subito successive alla morte di Campa – si è contraddetto più volte fino a crollare e confessare l'omicidio. Dopo l'ammissione, il 25enne ha portato i carabinieri nei boschi di Castelli Calepio dove ha consegnato l'arma del delitto, un martello, nascosta sulle sponde del fiume Oglio. Insieme all'utensile, il giovane ha consegnato ai militari anche i vestiti indossati durante l'assassinio di Campa, ancora sporchi di sangue.

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