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Fermati un 20enne e un 18enne membri del gruppo suprematista, neonazista e filorusso Aast

Un 20enne e un 18enne sono stati fermati dalla polizia di Stato di Milano, Cagliari e Vicenza con l’accusa di far parte del gruppo Aast. Si tratta di un’associazione suprematista, antisemita e filorussa.
A cura di Enrico Spaccini
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Digos (Immagine di repertorio)
Digos (Immagine di repertorio)

La polizia di Stato di Milano, Cagliari e Vicenza hanno dato esecuzione a due misure cautelari nei confronti di un 20enne e un 18enne che sarebbero legati al network russo chiamato ‘Aast'. Stando a quanto ricostruito dalle indagini, i due giovani farebbero parte dell'associazione terroristica di matrice suprematista e si sarebbero impegnati attivamente nella promozione del gruppo creando materiale propagandistico. Il 20enne, in particolare, sarebbe amministratore dei canali Telegram del gruppo e nuovo leader, in seguito all'arresto del suo predecessore. Il 18enne, invece, avrebbe commesso diverse azioni delittuose anche da minorenne.

Il 20enne nominato leader dei gruppi Aast

L'indagine si è svolta nell'ultimo anno sotto la direzione delle Procura di Milano e Cagliari, con il della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, delle locali Digos in sinergia con il Servizio per il Contrasto all’Estremismo e Terrorismo Interno della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione. Il 20enne, secondo quanto emerso, avrebbe fornito chiari prove di far parte di Aast, essendo amministratore dei canali e nominato nuovo leader. Il giovane, di origine rumena e ora sottoposto all'obbligo di dimora, sarebbe impegnato nella promozione del gruppo attraverso la creazione e la diffusione di contenuti di propaganda.

Questi sarebbero di chiara matrice suprematista, nazionalsocialista, antisemita, negazionista e filorussa. Incitando all'uso delle armi e degli esplosivi artigianali, svolgerebbe continue attività di reclutamento come soldati di Asst con l'obiettivo di "impiegarli" per azioni a basso impatto contro i cosiddetti "subumani", ovvero persone non bianche, di fede islamica e, in generale, nemiche della causa, ma anche per condotte più gravi e altre attività di propaganda.

Le accuse contro il 18enne

Il 18enne, cagliaritano, si trova ora agli arresti domiciliari. Il ragazzo, arruolato in Asst e collegato all'associazione terroristica The Base, riconducibile al programma internazionale "White Suprematist Extremism", si sarebbe reso protagonista negli anni di diversi fatti delittuosi. Nel 2022, in particolare, aveva minacciato con un coltello un compagno di scuola che lo aveva rimproverato per averlo sentito inneggiare a Hitler. Una volta maggiorenne, avrebbe continuato con le condotte di discriminazione e odio razziale e si sarebbe reso protagonista di pedo-pornografia, sextorsion e furto d'identità digitale. In particolare, il 18enne avrebbe costretto una 15enne a compiere atti sessuali, a filmarli e a farli girare in una chat minacciandola di divulgare altre immagini e video di natura sessuale.

Il giovane stava cercando di ottenere credito all'interno di Aast, condividendo contenuti propagandistici e commettendo azioni delittuose sul proprio territorio. Si sarebbe reso anche disponibile ad attuare il programma associativo nella sua città, formandosi con i percorsi di addestramento forniti dai canali su Telegram e cercando informazioni su armi come pistole, tonfa, balestre, taser, dissuasori e tirapugni.

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