Femminicidio Maria Campai, il 17enne di Viadana avrebbe ucciso la 42enne con “una mossa da wrestling” nel garage
Ha iniziato a fare le prime ammissioni il 17enne di Viadana (Mantova) che dallo scorso giovedì 26 settembre è in carcere con l'accusa di omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere. Il ragazzo è stato ascoltato dalla gip del Tribunale dei Minorenni di Brescia, Laura D'Urbino, durante l'udienza di convalida del fermo in presenza della pm Rosa Listro e dei genitori, e ha spiegato come si sarebbe svolto l'omicidio di Maria Campai. Con la 42enne di Parma aveva organizzato un incontro sessuale nel garage della sua famiglia, dopodiché "cingendola al collo con l'avambraccio e poi colpendola al volto" l'avrebbe uccisa.
La mossa da wrestling letale e l'occultamento del cadavere
Il 17enne ha detto di aver "incrociato per caso su un sito di incontri" la 42enne di origine romena e residente a Parma con la sorella. Prima dell'incontro del 19 settembre, il ragazzo aveva cercato online consigli sulle tecniche per uccidere a mani nude. Così, terminato il rapporto nel garage dei suoi genitori, il 17enne avrebbe messo in atto quella mossa da wrestling che non ha lasciato vie di fuga a Campai.
Subito dopo, secondo la giudice sempre con piena lucidità e mai sotto l'effetto di qualche sostanza, il 17enne ha provato a nascondere il cadavere della donna nel giardino della villa abbandonata poco distante da casa, sotto un letto di foglie.
Le indagini del Ris e l'autopsia
Mentre la gip convalidava il fermo del 17enne e disponeva la sua custodia cautelare in carcere, i carabinieri del Ris di Parma hanno eseguito un nuovo sopralluogo nel garage di Viadana dove si sarebbe consumato l'omicidio e nel giardino dove è stato trovato il corpo di Campai. Nei prossimi giorni saranno esaminati anche gli abiti che il ragazzo indossava quella sera, che ha lavato e consegnato agli investigatori.
Al momento, non sarebbe merso alcun elemento che farebbe pensare al coinvolgimento di un eventuale complice. Inoltre, non è stato ancora ritrovato il cellulare della vittima e nemmeno la sua borsetta. Oggi, martedì 1 ottobre, sarà eseguito l'esame autoptico sul cadavere della 42enne all'ospedale Carlo Poma di Mantova.