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Omicidio Carol Maltesi

Femminicidio Carol Maltesi, per i giudici Davide Fontana “aveva studiato per lei un’uscita di scena punitiva”

La Corte d’Assise d’appello di Milano ha condannato all’ergastolo Davide Fontana. Per i giudici, il 45enne avrebbe organizzato il delitto di Carol Maltesi come una “cinica estensione di uno studiato contrappasso”.
A cura di Enrico Spaccini
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Carol Maltesi e Davide Fontana
Carol Maltesi e Davide Fontana
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Davide Fontana aveva messo in atto un delitto che aveva già "preordinato" come una "cinica estensione di uno studiato contrappasso". Un "ultimo osceno set cinematografico" nel quale aveva convinto la sua vittima, Carol Maltesi, a indossare un cappuccio sulla testa e a venire legata con il pretesto di girare un video da pubblicare su Onlyfans. In questo modo, però, l'11 gennaio 2022 il banchiere 45enne ha potuto ucciderla nella sua abitazione di Rescaldina (Milano) e farla a pezzi.

È in base a questi elementi che lo scorso 21 febbraio i giudici della Corte d'Assise d'appello di Milano hanno deciso di aggravare la pena inflitta a Davide Fontana in primo grado dal Tribunale di Busto Arsizio: dai 30 anni di reclusione, all'ergastolo. Sono state riconosciute al 45enne, ritenuto colpevole di omicidio volontario e occultamento di cadavere, le aggravanti della premeditazione e della crudeltà, ma non le attenuanti generiche.

Uccisa perché cercava "indipendenza, economica e personale"

Carol Maltesi aveva avuto un rapporto sentimentale con Davide Fontana, suo vicino di casa, da febbraio a giugno 2021. Una breve relazione sentimentale dalla quale il 45enne non si è mai staccato. Nel frattempo, però, la 26enne che produceva contenuti per Onlyfans aveva già chiaro in mente il suo futuro: voleva tornare da suo figlio, che vive nel Veronese, e intraprendere una vera carriera da attrice hard.

Secondo i giudici di Milano, sarebbe stata proprio questa sua ricerca di "indipendenza, economica e personale" che avrebbe spinto Fontana a ucciderla. Un "intento vendicativo" contro quella ragazza che si stava costruendo una vita nella quale il banchiere 45enne non sarebbe più riapparso.

L'ultimo "set cinematografico"

Fontana era riuscito a organizzare un appuntamento con Maltesi per l'11 gennaio 2022 nell'abitazione della ragazza. Il 45enne si era costruito un profilo online falso e aveva convinto la 26enne a girare un video insieme. La ragazza, però, sarebbe dovuta apparire legata e con un cappuccio sulla testa.

"Una condizione di passività assoluta", scrivono i giudici, che ha concesso a Fontana di attuare il delitto organizzato come una "cinica estensione di uno studiato contrappasso". Quello sarebbe stato l'ultimo "set cinematografico" della sua ex fidanzata, una "uscita di scena simbolicamente punitiva". È stato poi solo grazie alla testimonianza di un passante, che aveva notato la presenza di sacchi della spazzatura, che si è potuto risalire a Fontana quale autore del femminicidio. Altrimenti, sottolineano i giudici, con "tutta probabilità" l'ex banchiere avrebbe potuto raggiungere la "inseguita impunità".

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