Fedez è stato “diffamato” dal Codacons: “Lo ha accusato di essere incline a commettere reati”
La Procura di Milano ha chiuso le indagini sulla querela presentata da Federico Lucia, alias Fedez, contro il Codacons per diffamazione aggravata. Secondo i legali del rapper, l'associazione per la tutela dei diritti dei consumatori aveva lanciato sospetti sulle sue attività chiedendo alla guardia di finanza di "fare luce sulle società riconducibili" a lui. L'inchiesta è stata chiusa lo scorso 10 marzo e vede come accusati il legale rappresentante del Codacons, Giuseppe Ursini, e il giornalista direttore responsabile del sito dell'associazione Giovanni Masotti. Di solito, la chiusura delle indagini porta a una richiesta di rinvio a giudizio, ma non è escluso che Codacons e Fedez possano trovare un accordo per trovare una soluzione alla questione.
L'esposto del Codacons e la denuncia per diffamazione
Il comunicato finito sotto accusa risale al 12 febbraio. Fedez, nel corso di un altro procedimento che lo vedeva accusato di diffamazione nei confronti del Codacons, aveva dichiarato davanti al giudice di essere "nullatenente" dal punto di vista del possesso di "immobili, navi e macchine". L'associazione, successivamente, aveva presentato un esposto alla guardia di finanza chiedendo accertamenti per "possibili situazioni di interesse poste in essere nell'ambito del gruppo societario facente capo".
I legali del rapper, Gabriele Minniti e Andrea Pietrolucci, hanno deciso, dunque, di denunciare il Codacons (anche a nome della madre Annamaria Berrinzaghi, legale rappresentante di Doom srl, e il padre Franco Lucia, legale rappresentante di Zedef srl,) in quanto avrebbe "consapevolmente accusato, seppur in modo implicito e allusivo, Federico Lucia di essere incline a commettere reati".
La chiusura delle indagini e il possibile accordo
Come si può leggere nel capo d'imputazione, riportato dal Corriere della Sera, il comunicato pubblicato dal Codacons avrebbe insinuato che Fedez, "grazie a una ‘fitta trama di rapporti d’affari‘ faceva parte di un ‘potere occulto e trasversale'" e che "attraverso ‘raffinati' e ‘complessi' strumenti societari, fosse dedito a sistematiche condotte di evasione fiscale".
Le indagini della Procura di Milano sono state chiuse lo scorso 10 marzo e ora si attende un probabile rinvio a giudizio. Non è escluso, però, che Fedez e il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, possano raggiungere un accordo per porre fine alle dispute tra di loro ormai divenute ricorrenti.