Fedez e Cristiano Iovino, un testimone della rissa: “Il cantante disse l’ammazzo, sono di Rozzano”
"Lasciatemi stare che l'ammazzo che io sono di Rozzano": a dirlo, secondo un addetto alla sicurezza della discoteca di Milano The Club, sarebbe stato il cantante Fedez, all'anagrafe Federico Lucia, durante la rissa esplosa nel locale lo scorso 22 aprile tra il rapper e il personal trainer dei vip Cristiano Iovino. Questo racconto è nei capitoli dell'inchiesta che ha portato agli arresti tra i capi ultrà di Milan e Inter.
Sulla base di quanto ricostruito fino a questo momento, poco dopo mezzanotte, Fedez sarebbe stato in compagnia di alcuni amici e sarebbe entrato nel noto locale. Dopo due ore e mezza, Iovino avrebbe lasciato la discoteca con alcuni addetti alla sicurezza. Avrebbe avuto "il volto sporco di sangue". Il cantante sarebbe rimasto all'interno: "Ho visto Fedez sulle scale dell'uscita di sicurezza", ha raccontato un buttafuori, stando a quanto riportato dall'agenzia Adnkronos.
"Lui era molto agitato e continuava a dire che quel ragazzo che era già stato accompagnato fuori dal locale aveva mezzo alzato le mani su uno dei suoi amici. In quel frangente Fedez era molto agitato tanto che abbiamo dovuto sollevarlo di peso per portarlo fuori. Preciso che il suo amico senza capelli e palestrato (Christian Rosiello, tra gli arrestati per l'indagine sul tifo, ndr) era molto agitato perché temeva che, in sua assenza, qualcuno potesse picchiare Fedez, mentre gli altri suoi amici sono rimasti tranquilli".
Sempre secondo l'addetto, Fedez avrebbe iniziato a urlare contro i buttafuori dicendo: "Lascatemi stare, lasciatemi stare che l'ammazzo che io sono di Rozzano'. Fedez, si è calmato quando ha notato che qualcuno lo stava riprendo con dei telefoni cellulari, credo che fossero dei ragazzi asiatici, ricordo che guardando verso di loro si è messo a ridere…".
Il cantante sarebbe poi stato riconosciuto davanti all'abitazione di Iovino con Islam Hagag in arte ‘Alex Cologno' , che è stato arrestato per l'indagine sugli ultrà. Subito dopo sarebbe andato a casa di Luca Lucci, capo ultrà della curva Sud, anche lui arrestato.