Archiviate le indagini su Fedez dopo la denuncia di Pietro Maso: “Non ci fu diffamazione con il brano rap”
Fedez non ha diffamato Pietro Maso. Lo ha deciso il gip di Roma Maria Gaspari, che ha archiviato le indagini sul cantante dopo la querela per diffamazione aggravata presentata dallo stesso Maso: al centro del provvedimento una strofa del brano rap del 2021 No Game Freestyle ("Flow delicato, pietre di raso, saluti a famiglia da Pietro Maso") ritenuta offensiva dall'uomo. "Una creazione artistica non è offensiva", anche se dovesse manipolare la realtà per "raggiungere mete ulteriori e ideali", recita la sentenza, riportata da Corriere della Sera.
Pietro Maso, dopo 22 anni di carcere e 5 in semilibertà, è tornato libero nel 2015. Nel 1991, a Montecchia di Crosara (Verona), con l'aiuto di tre amici ha ucciso entrambi i genitori. All'epoca aveva 19 anni: fu condannato a 30 anni di reclusione, scontati grazie ai benefici penitenziari. "Pietro Maso oggi chiede di essere dimenticato. Essersi trovato con nome e cognome in un brano di un artista famoso lo ha lasciato scosso", aveva dichiarato il suo legale. "È richiamata in maniera esplicita la drammatica vicenda personale e processuale che l'ha visto coinvolto e che, a distanza di anni e di un faticoso e doloroso percorso personale, è riuscito a superare".
"Le espressioni utilizzate, riferite e riferibili in maniera chiara, diretta ed esplicita al sottoscritto, indicato per nome e cognome, appaiono oggettivamente diffamatorie e non possono essere certamente ricondotte all’uso di immagini forti appartenenti al genere musicale o alla cifra artistica degli autori", aveva affermato Maso nella querela contro Fedez. Aggiungendo che, a distanza di così tanti anni, la vicenda non ha più alcuna "attualità e rilevanza storica".