Federico “Denver” Troletti, il poliziotto morto in uno schianto con un furgone: scarcerato il conducente

Sono stati revocati gli arresti domiciliari per l'uomo di 72 anni, residente a Cuneo, che martedì 22 aprile guidava il furgone che ha investito l'ex agente della polizia stradale Federico Troletti. L'incidente è avvenuto a Costa Volpino tra la strada statale 42 e la provinciale di Brescia numero 510.
Il 72enne è stato iscritto nel registro degli indagati inerente al fascicolo per omicidio stradale aperto dalla Procura di Brescia e di cui è titolare il pubblico ministero Alessio Bernardi. Il conducente è stato sottoposto agli esami tossicologici ed è risultato negativo. Inoltre non ha alcun precedente penale.
Il 22 aprile si trovava alla guida di un furgone. Con lui c'erano altri due colleghi, con i quali lavora per un'impresa milanese. Dopo aver lavorato in Valcamonica, stavano tornando verso Bergamo. Avrebbe sbagliato strada e quando si è accorto di essere diretto a Brescia, ha compiuto una manovra azzardata: avrebbe effettuato un'inversione di marcia. Dietro di lui c'era Troletti in sella alla sua moto con una familiare.
Il poliziotto non è riuscito a evitare l'impatto ed è sbalzato per oltre dieci metri. È morto sul colpo. La donna che si trovava con lui è ricoverata agli Spedali Civili di Brescia. La salma del 48enne è stata portata a Brescia per essere sottoposta all'autopsia. Appassionato di nuoto, era molto conosciuto in diverse società sportive bergamasche proprio perché organizzava molte manifestazioni ed eventi e aveva attraversato a nuoto i maggiori laghi. Aveva una moglie e due figlie che aspettano di poter ricevere il nullaosta per rendergli omaggio.