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Federica, la prima bimba nata nel paese di Droane dopo 70 anni: “È il nostro tesoro”

A Droane, paesino delle montagne bresciane, è nata la piccola Federica, la prima bambina dopo 70 anni. Oggi la località, in Val Vestino, conta così 4 abitanti: la piccola Federica, i suoi genitori e il “nonno” acquisito Silvio, un signore di 90 anni.
A cura di Chiara Daffini
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Federica Fogliata e la mamma Silvia (Foto: Daffini/Fanpage.it)
Federica Fogliata e la mamma Silvia (Foto: Daffini/Fanpage.it)

"Se cerchi il nostro indirizzo su Google Maps non lo trovi. Dall’ultima posizione disponibile c’è ancora un quarto d’ora in macchina, poi un’altra mezz’ora di cammino, in salita". La premessa, quando la famiglia Fogliata accetta di accogliere Fanpage.it in casa sua, apre molte domande. Tra tutte: com’è vivere, nel 2022, in un luogo sperduto e dimenticato da tutti? Luogo dove però, accanto al cancello di una vecchia cascina, appeso a uno stendino arrugginito, c’è un fiocco rosa.

(Foto: Daffini/Fanpage.it)
(Foto: Daffini/Fanpage.it)

Droane, 4 abitanti

Droane è un paesello e al tempo stesso una frazione. È un paese, perché attorno, per chilometri, non c’è nulla, ma è anche una frazione del Comune di Valvestino (o Val Vestino). Si trova nell’omonima valle, sulle montagne bresciane. Qui, tra il 1500 e il 1530, la peste decimò la popolazione. Di più: su 150 anime sopravvissero al flagello soltanto due donne, emigrate poi a Tignale, sul lago di Garda. A ripopolare la zona, nel XIX secolo, c’ha pensato la famiglia Tedeschi. Ma è stata la sola: l’ultimo superstite, Silvio, oggi ha 90 anni e fino al 2014 ha vissuto isolato tra pecore, cavalli, galline e cani.

La casa di Silvio, Giancarlo, Alice e Federica
La casa di Silvio, Giancarlo, Alice e Federica

Il nonno Silvio: La mia famiglia erano gli animali"

Silvio Tedeschi
Silvio Tedeschi

"Per decenni la mia unica compagnia sono state le mie bestie – racconta Silvio -, ma io amo la montagna e non ho mai voluto andarmene. Nonostante abbia venti nipoti, nessuno è voluto restare. Mi dicevano: ‘Vendi, vendi!', io però non volevo vendere, volevo qualcuno che portasse avanti quello che avevano costruito i miei genitori: i terreni, la casa, gli animali". Quel qualcuno è stato un ragazzo allora poco più che trentenne. Giancarlo Fogliata, originario di Calvisano (Comune della Bassa Bresciana), aveva la passione per la montagna e le escursioni. "Si era accampato in tenda, vicino al fiume qui sotto – ricorda Silvio -. Un giorno ero nei campi con il mio trattore e avevo il mal di schiena. Ci siamo scambiati qualche parola e si è offerto di fare il lavoro per me". Per i primi tre anni Giancarlo veniva a Droane solo l’estate, d’inverno faceva il postino, ma poi, nel 2015, la decisione definitiva: "Io iniziavo ad avere problemi di salute, facevo fatica – spiega Silvio -, stavo per mollare. Dopo tre giorni Giancarlo è tornato e mi ha detto: ‘Mi sono licenziato'. Allora gli ho dato tutto: casa, trattore, campi, animali…".

Giancarlo Fogliata
Giancarlo Fogliata

Giancarlo: Quando sono in città ho sempre voglia di tornare a casa

"È stata una scelta per certi versi estrema – ammette Giancarlo, che oggi ha 40 anni -, ma non me ne sono mai pentito. Non è che prima mi mancasse qualcosa, è che sentivo il bisogno di una vita diversa, più libera e a contatto con la natura. Certo, non è stato facile, soprattutto all’inizio. Quando eravamo soli io e “il nonno” (Silvio, ndr), d’inverno non vedevo amici e altre persone anche per due o tre mesi. Poi qui lavori 365 giorni all’anno, perché gli animali li devi curare tutti i giorni. Ma la soddisfazione è impagabile: quando mi capita di scendere in città non vedo subito l’ora di tornare a casa".

Alice, il colpo di fulmine

Alice Braga
Alice Braga

E nel frattempo è arrivato qualcun altro. "Sono bresciana, ma a 18 anni mi sono trasferita a Parma per studiare prima scienze naturali e poi scienze ambientali – racconta Alice Braga, 33 anni, da poco moglie di Giancarlo -. Ad agosto 2020 la mia coinquilina mi ha proposto di fare una gita in montagna qui a Droane. Era amica di Giancarlo e, essendoci la pandemia, volevamo evitare tutti i problemi che comportavano in quel periodo i bivacchi. Credo ci fosse già un po’ di malizia: lei e altri nostri amici erano convinti che io e Giancarlo saremmo stati compatibili… e avevano ragione".

Due giorni a Droane bastano ad Alice per capire che la sua vita è cambiata: "Sentivo una frenesia dentro, non riuscivo nemmeno a dormire la notte. Al momento di andar via ho detto a Giancarlo che sarei tornata alle prime vacanze disponibili. E così ho fatto: altre due settimane e ci siamo innamorati". Due settimane per innamorarsi, due mesi per diventare una famiglia: "C’era la pandemia – spiega Alice – e l’Italia era divisa in zone. Non potevo fare avanti e indietro da Parma, anche con lo smartworking dall’azienda in cui tutt’ora lavoro nell’ambito dell’ambiente e dei rifiuti. Così ho preso la residenza qui. Poi abbiamo deciso di fare un bambino e volevamo che Silvio lo conoscesse".

Alice e Federica
Alice e Federica

Benvenuta, Federica

"La" conoscesse, visto che a febbraio 2022 è nata Federica. La prima neonata di Droane dopo 70 anni. "Era tantissimo che non nasceva un bambino qui – dice Silvio -. Senza Federica il paese sarebbe morto, anche intorno sono tutti vecchi". Invece i Fogliata se la stanno cavando alla grande: "Principalmente – raccontano Giancarlo e Alice – viviamo con l’autoproduzione: latte, formaggi, ortaggi… Compriamo la pasta e la farina, poi se abbiamo bisogno di qualcosa ci sono sempre amici e familiari che vengono a trovarci e ce li portano. La solitudine? Siamo meno soli qua che in centro a Milano". Certo, le difficoltà non mancano: "Per esempio adesso siamo senza acqua e dobbiamo usare le cisterne di emergenza. Per raggiungere casa nostra arrivi salendo a piedi una montagna, o con la moto o con una mini jeep adattata alla funzione, ma qui abbiamo tutto. A partire dalla nostra piccola".

Silvio tiene sempre la mano alla piccola Federica
Silvio tiene sempre la mano alla piccola Federica

"Invecchieremo qua"

"È una gioia immensa – il commento di Alice -. I primi tempi non è stato facile. La bimba ha avuto problemi con la crescita, l’hanno fatta nascere prima e non pesava nemmeno 2kg. Per il momento mi occupo solo di lei e mi spiace non poter dare una mano a Giancarlo, che è tutto il giorno nei cambi e con il bestiame. Senza di lui questa montagna sarebbe morta. Sarà una sfida anche quando Federica dovrà andare a scuola, ma la affronteremo". "Il mio desiderio – conclude Giancarlo – è di invecchiare qui. Tutti".

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