Fanno il saluto fascista alla commemorazione per Sergio Ramelli, tre assolti per “insufficienza di prove”
![Foto di repertorio](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/3/2019/04/Schermata-2019-04-30-alle-15.06.04-1200x675.jpg)
Sono stati assolti per insufficienza di prove i tre uomini che erano stati filmati dalla Digos mentre alzavano il braccio destro nel saluto fascista durante la commemorazione a Sergio Ramelli dell'8 luglio 2023 a Sant'Angelo Lodigiano (in provincia di Lodi). Il pm aveva chiesto per loro, un 67enne pavese, un 57enne bresciano e un 46enne di Sant'Angelo, la condanna a un anno di reclusione contestandogli la violazione della legge Scelba e della legge Mancino. Per il collegio del Tribunale di Lodi, però, ha ritenuto che le circa 30 persone riunite in corteo quel giorno non stessero promuovendo la rinascita del fascismo e non abbiano messo in atto comportamenti con finalità discriminatorie.
Stando a quanto ricostruito dalle indagini, l'8 luglio del 2023 un gruppo di circa 30 persone si era riunito per le vie di Sant'Angelo Lodigiano per commemorare Sergio Ramelli, lo studente 19enne esponente del Fronte della Gioventù (organizzazione giovanile del partito di estrema destra Movimento sociale italiano) ucciso a colpi di chiave inglese a Milano nel 1975 da alcuni giovani vicini ad Avanguardia operaia. Arrivato al piazzale dedicato a Ramelli, il corteo, organizzato da Rete dei Patrioti, Lealtà Azione e CasaPound, ha risposto più volte "presente" alla chiamata "Camerata Ramelli".
Gli agenti della Divisione investigazioni generali e operazioni speciali (Digos) erano riusciti a filmare sei persone che, durante il rito, hanno alzato il braccio nel saluto fascista. Di questi, però, ne sono stati riconosciuti solo tre, di cui un membro dell'organizzazione dell'evento. Il pm aveva chiesto nei loro confronti la pena pari a un anno di reclusione. Secondo l'accusa, avrebbero violato la legge Scelba, che sanziona atti tesi alla ricostituzione del partito fascista, e la legge Mancino, che punisce chi, in forma singola o associata, promuove la discriminazione per etnia o altre caratteristiche personali.
Nella mattina di oggi, martedì 11 febbraio, è arrivata la sentenza del Tribunale di Lodi che ha assolto i tre imputati per insufficienza di prove. Per il collegio giudicante, la scarsa partecipazione al corteo e l'assenza di pubblico sarebbero elementi validi a respingere l'accusa di voler promuovere la rinascita di fascismo. Inoltre, per i giudici le indagini condotte su quanto accaduto l'8 luglio 2023 a Sant'Angelo Lodigiano non sarebbero riuscite a dimostrare la finalità di promuovere associazioni o comportamenti con finalità discriminatorie.