Faida fra trapper, chiesti 4 anni per Simba La Rue: “Sfregio e punizione ai rivali”
Quattro anni e 6 mesi di reclusione per il trapper 21enne Mohamed Lamine Saida, nome d'arte Simba La Rue, e altre cinque condanne a pene comprese tra gli 8 mesi e i 4 anni e 2 mesi nel processo con rito abbreviato per la cosiddetta "faida tra rapper".
È la richiesta di condanna del pm Francesca Crupi davanti al gup Rossana Mongiardo, che emetterà la sentenza il prossimo 28 settembre. Chiesti anche quattro anni e due mesi per Mevljudin Hetem, e 2 anni e 2 mesi per "concorso anomalo" per una ragazza che, però, avrebbe avuto un ruolo marginale nella vicenda.
Due membri della crew di Simba La Rue, Dago Gapea e Marco Locatelli, sono stati già condannati (sempre con rito abbreviato), rispettivamente a sette anni e a due anni e nove mesi. L'accusa, quella di rapina e lesioni.
L'aggressione tra bande rivali
Al centro del processo una vicenda che risale al marzo del 2022, quando un 22enne e un 27enne considerati vicini al gruppo del rapper Baby Touché sono stati aggrediti in via Settala, in zona Porta Venezia a Milano: azioni, secondo la Procura, commesse dal gruppo “per sfregio e punizione" con il fine di "mortificare” la vittima, un giovane che faceva parte della banda rivale.
Un episodio che aveva portato, nel giugno del 2022, al sequestro e pestaggio del trapper nemico di Simba La Rue, Baby Touché (al secolo Amine Amagour), che nel frattempo ha deciso di non sporgere denuncia: per la Procura, solo mera "reticenza per logiche di banda":
La sparatoria in corso Como a Milano
Simba si trova a processo davanti alla settima penale, con il trapper Baby Gang e altri giovani, anche per una sparatoria avvenuta nella notte tra il 2 e il 3 luglio 2022 in via di Tocqueville, zona corso Como, in cui rimasero feriti due senegalesi.